Le città di mare più brutte d’Europa: la lista 2025 di The Telegraph include una località italiana

Ecco la lista delle città di mare più brutte d’Europa del 2025 secondo The Telegraph: tra le località criticate spicca anche Ostia, in Italia.
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Redazione 23 Gennaio 2025

Nel gennaio 2025, il quotidiano britannico The Telegraph ha pubblicato una lista delle città di mare più brutte d'Europa, suscitando un acceso dibattito. Tra le località costiere menzionate, una in particolare ha colpito il pubblico italiano: Ostia, il litorale di Roma, è stata inserita nella classifica a causa di problemi urbanistici e di manutenzione. Scopriamo i dettagli di questa controversa selezione, le ragioni dietro le scelte e le altre città incluse nella lista.

Ostia: perché è stata inclusa nella lista?

Situata a pochi chilometri da Roma, Ostia è storicamente conosciuta come il "mare dei romani". Tuttavia, secondo The Telegraph, questa località soffre di diversi problemi che la rendono poco attraente rispetto ad altre destinazioni balneari italiane:

  • Urbanizzazione disordinata: il litorale di Ostia è caratterizzato da edifici e infrastrutture costruite senza un piano estetico armonioso, creando un paesaggio urbano caotico.
  • Mancanza di manutenzione: molte strutture, come stabilimenti balneari e spazi pubblici, mostrano segni di abbandono o scarso mantenimento.
  • Scarso sviluppo turistico: pur avendo un grande potenziale, Ostia non ha investito abbastanza per migliorare i servizi turistici e valorizzare il suo patrimonio culturale.

Nonostante queste critiche, Ostia rimane una meta apprezzata dai romani per la sua vicinanza alla capitale e per attrazioni come gli Scavi di Ostia Antica, un sito archeologico di grande rilevanza storica.

Le altre città nella lista di The Telegraph

Oltre a Ostia, il quotidiano britannico ha inserito nella classifica altre località costiere europee, ciascuna con motivazioni specifiche:

1. La Línea de la Concepción, Spagna

Situata al confine con Gibilterra, questa città è stata criticata per:

  • La presenza di grattacieli poco estetici.
  • L’impatto visivo del porto e della raffineria di petrolio nelle vicinanze.

Nonostante le spiagge ampie e sabbiose, La Línea viene spesso considerata un luogo di passaggio piuttosto che una destinazione turistica.

2. Kemer, Turchia

Un tempo un pittoresco villaggio di pescatori, Kemer è oggi un'area dominata da resort costruiti negli anni '90.

  1. Motivi della critica: l’eccessiva urbanizzazione ha tolto autenticità al luogo, trasformandolo in una destinazione turistica standardizzata.

3. Ploče, Croazia

Questa città portuale è stata inserita nella lista per il suo carattere fortemente industriale.

  • Il paesaggio è dominato da silos per il grano e terminal petrolchimici, che compromettono l’attrattiva turistica.
  • Tuttavia, Ploče è un punto strategico per chi desidera esplorare la vicina costa adriatica.

Critiche e reazioni alla classifica

La lista di The Telegraph ha generato molte reazioni, soprattutto tra gli abitanti delle località menzionate. In particolare, in Italia si è acceso il dibattito su Ostia:

  1. Sottovalutazione del patrimonio: alcuni hanno sottolineato che la classifica non tiene conto delle attrazioni culturali e storiche, come gli Scavi di Ostia Antica e la vicinanza al Parco del Litorale Romano.
  2. Potenziale inespresso: molti romani considerano Ostia una meta con un grande potenziale, che potrebbe essere valorizzato con interventi di riqualificazione.

Allo stesso modo, gli abitanti di altre città incluse nella lista hanno difeso le peculiarità dei loro territori, sottolineando che tali giudizi sono spesso soggettivi e basati su stereotipi.

La classifica di The Telegraph sulle città di mare più brutte d’Europa, inclusa una località italiana, ha sollevato un interessante dibattito sul valore e sul potenziale inespresso di molte località costiere. Se da un lato queste critiche possono stimolare miglioramenti, dall’altro è importante ricordare che ogni luogo ha una storia e un’identità uniche, che meritano di essere conosciute e valorizzate. Ostia, con il suo fascino nascosto e il suo grande potenziale, potrebbe essere il simbolo di una nuova rinascita per il litorale romano.