Le crociere green esistono davvero? Sì, ecco qualche esempio

Le navi da crociera hanno un forte impatto negativo sull’ambiente e la biodiversità. Per questo alcune compagnie hanno implementato delle soluzioni efficaci per contrastare l’inquinamento, senza dover rinunciare alla comodità e alla bellezza di navigare i mari.
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Redazione 12 Settembre 2024

Le crociere green hanno come obiettivo quello di ridurre l’inquinamento marittimo e tutelare la biodiversità. Le navi da crociera “tradizionali” hanno infatti un impatto ambientale critico e rischioso in grado di mettere a repentaglio la vita della fauna marittima.

Per continuare a viaggiare in mare godendo del buon cibo e divertendosi senza distruggere la biodiversità, alcune compagnie di navi da crociera hanno adottato delle soluzioni ecosostenibili. Ma sono davvero possibili, e cosa cambia dalle crociere tradizionali?

Le nuove navi da crociera green

Ammettiamolo: chiunque abbia viaggiato almeno una volta in una nave da crociera ha apprezzato l’intrattenimento ma soprattutto l’immensa quantità di cibo concessa ai passeggeri nella formula “all you can eat”.

Una formula tanto soddisfacente quanto pericolosa, visto che il cibo avanzato potrebbe essere gettato in mare provocando l’aumento di inquinamento marittimo.

Ma i problemi non finiscono qui: per poter navigare e raggiungere i porti delle città di ogni parte del mondo, le crociere consumano milioni di tonnellate di benzina provocando la formazione di altrettante polveri sottili e CO2.

Fortunatamente alcune navi di crociera hanno implementato delle soluzioni efficaci per contrastare l’inquinamento pur non rinunciando alla bellezza di navigare i mari.

Un viaggio green in Ecuador

Chi adora l’Oceano pacifico e i suoi arcipelaghi non può perdersi un viaggio ecologico nelle Isole Galápagos. La Celebrity Flora è la prima nave da crociera pensata esclusivamente per girare l’arcipelago vulcanico dell’Ecuador e può ospitare fino ad un massimo di 100 passeggeri.

La nave è stata realizzata con materiali esclusivamente naturali, non getta l’ancora quando approda in un porto e ha implementato dei pannelli solari per produrre elettricità senza inquinare l’ambiente (simile alla nave che ha sostituito le vele con i pannelli solari).

Le navi a idrogeno Explora Journeys

Navigare sulle acque del Canada senza aver timore di inquinare è diventata una meravigliosa realtà. A renderla possibile è la nave da crociera Explora Journeys, dotata di un'innovativa tecnologia che permette di generare potenza ibrida e ridurre la SCR (riduzione selettiva catalitica), permettendo un abbattimento del NOx del 90%.

La compagnia di navi da crociera del gruppo MSC ha adottato una policy per contrastare l'inquinamento ambientale: per ogni escursione sulla terraferma non verrà usata nessun elemento di plastica monouso.

In Antartide con la propulsione ibrida

Proprio come accadrebbe con un’auto ibrida anche la crociera MS Roald Amundsen riduce l’inquinamento ambientale e le emissioni di carbonio (di almeno il 20%) grazie alla sua propulsione ibrida.

Una soluzione ideale per non rinunciare al turismo crocieristico e ammirare il Polo Sud senza sentirsi in colpa di danneggiare l’ambiente e il mare.

Ai Caraibi a zero emissioni

Anche se a prima vista la Royal Clipper sembra una nave antica e poco ecologica, in realtà è un veliero grande, moderno e soprattutto sostenibile per la biodiversità. Grazie alle sue 42 vele la nave – utilizzata come crociera – permette di navigare i Caraibi a zero emissioni.

La Royal Clipper può ospitare fino a 227 passeggeri concedendo qualunque comfort e intrattenimento di cui si abbia bisogno: dai giochi acquatici alla spa e dai bar alle piscine.

Il grande obiettivo della Virgin Voyages

La Virgin Voyages ha un grande obiettivo: segnare un cambiamento epocale per tutti, specialmente per i crocieristi. Di recente la compagnia statunitense ha completato una sperimentazione in grado di azzerare le emissioni di carbonio entro il 2050.

Il test ha permesso di miscelare il carburante e ottenere i biocarburanti derivante dai rifiuti organici. La sperimentazione è stata portata a termine miscelando il carburante con il 20% di olio da cucina usato e l’80% di olio combustibile pesante convenzionale.

Il gruppo americano ha deciso inoltre di eliminare la plastica monouso e dare priorità a prodotti e beni sostenibili.

Grazie a queste iniziative, e nella speranza che la consapevolezza si diffonda, con gli anni anche il turismo crocieristico potrà provare a essere più sostenibile per l’ambiente e per la fauna marittima.

Articolo di Danilo Aurilio