
Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, il riscaldamento domestico diventa essenziale per mantenere le nostre case calde e accoglienti. Tutti sanno che l’accensione dei termosifoni in Italia segue un calendario specifico, stabilito dal Ministero della Transizione Ecologica, che suddivide il Paese in fasce climatiche in base alle temperature medie. Queste fasce regolano non solo le date di accensione e spegnimento, ma anche le ore giornaliere di riscaldamento, per ridurre l’impatto ambientale e contenere i consumi energetici.
Vediamo nel dettaglio il calendario di accensione dei riscaldamenti per ogni fascia climatica in Italia nel 2024.
Nella zona F, che include le aree più fredde come Belluno, Trento e Cuneo, il riscaldamento può restare acceso tutto l’anno senza limitazioni. Qui, le temperature sono così basse da giustificare un riscaldamento continuativo per garantire il benessere degli abitanti.
La zona E copre gran parte delle aree settentrionali, tra cui Milano, Torino, Bologna, e anche Perugia. Le temperature in queste città richiedono un periodo di riscaldamento esteso, con un massimo di 14 ore al giorno per mantenere il comfort nelle abitazioni.
Le città della zona D, come Roma, Firenze e Genova, godono di inverni meno rigidi, ma necessitano comunque di un riscaldamento consistente. Qui il periodo di accensione dei termosifoni inizia a novembre, permettendo un massimo di 12 ore di riscaldamento al giorno.
In zona C, che comprende città come Napoli, Bari, Salerno e Cagliari, il riscaldamento si accende a metà novembre, rimanendo attivo fino a fine marzo. La durata giornaliera è limitata a 10 ore, adeguata alle condizioni climatiche miti.
Nella zona B, le città costiere del Sud, tra cui Palermo, Messina e Reggio Calabria, possono iniziare ad accendere i termosifoni dal 1 dicembre fino a fine marzo. In queste aree, i riscaldamenti restano attivi per un massimo di 8 ore giornaliere.
Infine, nella zona A – che comprende isole come Lampedusa e Porto Empedocle – il riscaldamento è necessario solo nei periodi più freddi e per poche ore al giorno. Qui, il periodo di accensione è compreso tra il 1 dicembre e il 15 marzo, con una durata massima di 6 ore giornaliere.
È importante sottolineare che i Comuni hanno la facoltà di derogare le date di accensione in caso di condizioni climatiche eccezionali. In caso di freddo intenso anticipato o prolungato, potrebbero essere autorizzate accensioni straordinarie per garantire un adeguato comfort termico.
È importante rispettare le date e le ore di accensione stabilite dalle normative locali, poiché il non rispetto di queste regole può comportare sanzioni per i cittadini. Le multe possono variare in base alla regione e all'entità della violazione, ma generalmente si parla di sanzioni che vanno da 25 a 500 euro per chi non rispetta i limiti di temperatura e i periodi di funzionamento.
Secondo le normative, la temperatura ideale per il riscaldamento domestico è di 20° C nelle aree abitate e di 18° C nelle camere da letto. Durante la notte e quando non ci sono persone in casa, si consiglia di abbassare la temperatura di 2-3 gradi per ottimizzare il consumo energetico.