Le emissioni di CO2 potrebbero mettere in pericolo persino l’esistenza delle nuvole

Uno studio dell’Università del Texas ci mette di fronte a uno scenario preoccupante: nuvole che diventano sempre meno dense e ampie, andando a peggiorare il fenomeno del riscaldamento globale. Si tratta di risultati che dovranno essere meglio approfonditi, ma che ci portano a porci una domanda nuova: in futuro esisteranno ancora le nuvole?
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Giulia Dallagiovanna 5 Giugno 2022

Le nostre emissioni di CO2 stanno arrivando a minacciare anche le nuvole. Questi agglomerati di vapore acqueo e cristalli di ghiaccio sono fondamentali per la stabilità del nostro Pianeta. Sia perché garantiscono le precipitazioni e il normale ciclo dell'acqua, sia perché contribuiscono a mantenere la temperatura globale a livelli accettabili. Secondo uno studio dell'Università del Texas, però, davanti a noi potrebbero esserci due scenari, entrambi preoccupanti. Potremmo infatti notare le nuvole restringersi sempre di più, o, al contrario, addensarsi e riflettere maggiormente la luce del sole.

Prima di proseguire con la ricerca, è bene chiarire un punto importante: riscostruire la formazione e l'evoluzione di una nuvola in laboratorio è praticamente impossibile. Per questo motivo ci si avvale di modelli climatici, che però sono fortemente soggetti ad approssimazione. Ragion per cui spesso a una medesima domanda arrivano due risposte molto diverse tra loro.

Così, gli autori dello studio hanno scomposto la questione e creato due modelli, di cui uno formato da micro-modelli che possono rappresentare meglio anche le nubi meno profonde e meno dense. Hanno infine utilizzato quello che viene considerato il computer universitario più veloce al mondo, Frontera, che si trova al Texas Advanced Computing Center (TACC). Grazie dunque a tutta questa serie di strumenti tecnologici molto avanzati, il team ha provato a rispondere a una domanda che forse non ti eri nemmeno mai posto: in futuro esisteranno ancora le nuvole?

La risposta è che, anche se continuassero a essere presenti nei nostri cieli, sarebbero comunque diverse da come le conosciamo oggi. Potrebbero dunque restringersi, proprio al pari di quello che stanno già facendo le calotte polari, esponendo così superfici maggiori ai raggi del sole. Come si può facilmente immaginare, questo fenomeno finirà con il peggiorare il riscaldamento globale. Oppure potrebbe verificarsi lo scenario opposto, con nubi che diventano più dense e che rifletterebbero ancora di più la luce solare. Una situazione meno pericolosa ma comunque da attenzionare.

Come ti dicevamo all'inizio, si tratta di uno studio da prendere con le pinze. Serviranno ulteriori ricerche per confermare questi risultati. Intanto però ci mette di fronte a una questione nuova e ci mostra come nulla di quello che ci offre il Pianeta possa essere dato per scontato.