Il tema delle microplastiche lungo il fiume Po è al centro del primo progetto di ricerca scientifica dal nome Manta River Project. Il team italiano raccoglierà i dati sulla presenza delle microplastiche nel Po: si tratta di piccole particelle di materiale plastico individuate in grande quantità nelle acque del fiume.
La prima fase della ricerca sarà raccogliere dei campioni di acqua. L’idea principale è quella di andare oltre la raccolta e quindi di osservare l’impatto delle microplastiche sulla catena alimentare. Il progetto durerà di quattro mesi e mira anche ad evitare la diffusione di false notizie. I ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università La Sapienza di Roma daranno vita alle analisi d’immagine iperspettrale utilizzando la tecnologia e le strumentazioni avanzate.
L’idea del progetto è quella di rilevare le microplastiche come vettore decisivo per la presenza della plastica in mare. Le attività di campionamento sono già iniziate con quattro sezioni idrauliche differenti del Po: si tratta di Boretto, Delta, Monticelli d’Ongina e Pontelagoscuro. Il progetto Manta River Project potrà in futuro essere replicato nei corsi d’acqua di tutta Italia. Il costo totale è di 30mila euro e include le analisi di laboratorio e i campionamenti.