
La montagna non è un paesaggio che piace a tutti. Nelle risposte alla domanda “sei più un tipo da mare o da montagna?” tendenzialmente riscontro, da parte di chi ama il mare, un certo nei confronti delle vacanze trascorse in zone montane. Eppure, sebbene magari tu sia un tipo che preferisce di gran lunga perdersi con lo sguardo nel movimento rilassante delle onde, potrebbe valere la pena di dare un’occasione anche a quelle cime che rappresentano un unicum al mondo.
Ci sono dei luoghi, in giro per il Pianeta, talmente incredibili che non è necessario per forza essere appassionati di trekking o scalata per rimanere a bocca aperta al loro cospetto. E, anzi, potrebbero farti venire voglia di provare a fare due passi in verticale. Giusto per vedere com’è il mondo da lassù. Scopriamo insieme quali sono le vette più belle del mondo.
Dichiarate patrimonio dell’Unesco nel 2009, le tre cime sono considerate il simbolo delle Dolomiti. Si tratta di tre blocchi di roccia calcarea, alti rispettivamente 2999, 2973 e 2857 metri. La cima grande fu espugnata per la prima volta nel 1869, e ancora oggi le tre cime sono meta prediletta di escursionisti e scalatori di ogni livello. Come tutte le Dolomiti, anche le tre cime assumono il caratteristico colore rosso all’ora del tramonto, regalando a tutti gli avventori uno spettacolo mozzafiato.
Queste montagne incredibili si trovano nel parco geologico nazionale del Danxia cinese, nella provincia del Gansu, in Cina nordoccidentale. Si tratta di una formazione geologica con una superficie di 510 km quadrati, composta di rocce basse, scoscese e lisce. L’elemento di maggiore fascino è naturalmente il colore particolare, frutto del deposito di arenaria rossa e minerali avvenuto nell’arco di 24 milioni di anni.
Alto 4478 km, il Cervino fa parte delle Alpi e si trova al confine tra Italia e Svizzera. La cima è di granito, e vi si concentrano quattro circhi glaciali, mentre tutt’intorno è circondato da una vasta zona sciistica molto frequentata nelle stagioni invernali. Con la sua forma piramidale, fu conquistato per la prima volta nel 1865 da Edward Whymper e da altri compagni, quattro dei quali morirono durante la discesa.
Con i suoi 5947 metri di altezza, Alpamayo è una montagna delle Ande peuviane estremamente affascinante e suggestiva. Fa parte della Cordillera Bianca, la catena montuosa tropicale più alta del mondo (180 km di estensione), riconosciuta Patrimonio naturale dell’umanità, nel 1985.
Situato al confine tra l’Argentina e il Cile, è alto 3405 metri ed è considerato una montagna sacra dal popolo mapuche. È composta di granito molto compatto, caratteristica che ne rende la scalata difficoltosa, ed esclusiva di alpinisti esperti.
Lo conosciamo tutti, l’abbiamo visto da tutte le parti, è considerato il simbolo del Paese. Il monte Fuji è, in realtà, un vulcano e, con i suoi 3776 metri, rappresenta la cima più alta di tutto il Giappone. Data l’aura di sacralità che lo caratterizza, è circondato da templi e santuari. Nessun pericolo di eruzione, considerato che è inattivo dal 1707.
Il monte Tianmen offre senza dubbio uno dei paesaggi più suggestivi che si possa avere la fortuna di ammirare su questo pianeta. E i modi di fruirne sono diversi, infatti tra le vette e la vegetazione di questo luogo incredibile puoi camminare su una passerella di vetro che ti darà l’impressione di essere sospeso nel vuoto, prendere una funivia che ti farà letteralmente volare tra le cime e la nebbia, e salire per la Stairway to Heaven, 999 gradini fino alla cosiddetta “Porta del Paradiso”.
Il nome significa Giovane Vetta, ed è il monte che sovrasta la città di Macchu Picchu. La vetta si raggiunge in una quarantina di minuti e una volta in cima è possibile ammirare l’antica città Inca.
Rappresenta il confine naturale tra Venezuela, Brasile e Guyana, ed è una delle montagne più antiche della Terra. Alto quasi 2800 metri, per gli indigeni del luogo il suo nome significa “madre di tutte le acque” a causa delle diverse cascate che vi sgorgano, scendendo verso il Rio delle Amazzoni. Sulla sua superficie si trova la “valle dei cristalli”, un’area completamente ricoperta di quarzi, ma anche una flora particolare con orchidee e piante carnivore.
Fa parte della catena del Karakorum ed è alto 6096 metri. La sua forma ricorda la punta di una lancia, e ne rende molto difficoltosa la scalata. Nel maggio 2018, per la prima volta è stata realizzata una discesa con gli sci da tre alpinisti.