L’elleboro: la Rosa di Natale che il poeta Orazio consigliava per curare la pazzia

Gli inglesi lo chiamano Christmas Flower, i francesi Rose de Nöel, i tedeschi Christrose o Schneerose. Per noi italiani è la Rosa di Natale. In verità, il nome corretto è elleboro, ed è una pianta perenne dai bellissimi fiori che vanno dal porpora al bianco più candido. Puoi coltivarla anche in vaso per goderti la fioritura durante l’autunno e l’inverno: vediamo i consigli per prendertene cura.
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Gaia Cortese 2 Gennaio 2020

L'elleboro, o helleborus, è così bello da essere chiamato anche Rosa di Natale e viene addirittura citato da Quinto Orazio Flacco nel suo Satirarum ("Danda est ellebori multo pars maxima avaris") come rimedio per curare la pazzia. Il poeta latino consigliava infatti di recarsi sull’isola di Anticiter, un'isola greca tra Creta e Cerigo dove cresceva l’elleboro, per curare le turbe mentali. Nei tempi moderni la pazzia preferiamo curarla diversamente, ma non possiamo non apprezzare la bellezza di questa pianta invernale appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, le cui origini risalgono all’Asia.

Va precisato che la specie denominata Rosa di Natale è l'Helleborus niger, o elleboro nero, che è diverso dall'elleboro verde (Helleborus viridis), che è suo parente ma produce un fiore decisamente meno bello e appariscente. Tra le particolarità di questa pianta sono le sue proprietà purganti dell’estratto delle sue radici. Ad ogni modo se ne sconsiglia assolutamente l’utilizzo, considerato che l’elleboro è noto per essere velenoso. Il suo nome in greco, infatti, è formato da due parole che tradotte significano: "far morire" e "nutrimento". Meglio limitarsi ad apprezzarne la bellezza, o al limite a coltivarlo a casa.

Significato

Il significato dell'elleboro è tutto racchiuso nel suo soprannome, ovvero Rosa di Natale: secondo la tradizione cristiana italiana, infatti, si narra che alcune piante di elleboro si trovassero proprio nei pressi della stalla dove nacque Gesù. Proprio per questa associazione, nel linguaggio dei fiori è diventato nel tempo, più in generale, simbolo di liberazione e rinascita in seguito a situazioni difficili.

Coltivazione

Se vuoi coltivare l'elleboro in vaso o in piena terra, puoi iniziare piantando i semi in un terriccio mischiato a della ghiaia entro l'estate, assicurandoti di non lasciarla mai in piena esposizione al sole: l’elleboro ha sempre bisogno di essere protetto dai raggi solari e predilige una posizione in ombra o mezz’ombra. Il terreno in cui coltivare la Rosa di Natale invece deve essere drenato e un po’ umidificato, innaffiato regolarmente da marzo a fine ottobre e un po’ meno nei mesi in cui il clima è particolarmente rigido.

Questa pianta fiorisce nel periodo che va dal tardo autunno all’inverno, per la precisione tra dicembre e febbraio. Si tratta di un genere che conta più o meno una trentina di specie di piante perenni caratterizzate dalle grandi foglie palmate, dagli steli carnosi che possono portare fiori sia singoli sia a grappoli di colore porpora o bianco.

(Modificato da Alessandro Bai il 16-4-21)