Per chi ama l’ebbrezza della guida veloce, frenare è un’azione sicuramente poco gradita. Eppure grazie a una start up italiana che dal 2011 si impegna a cercare modi sempre nuovi per raccogliere energia da fonti alternative, rallentare la propria corsa in automobile potrebbe rivelarsi un ottimo modo per recuperare elettricità da mettere a disposizione della comunità.
Lo scopo di Lybra è proprio questo. Si tratta di un dispositivo progettato per trasformare l’energia della frenata delle auto in elettricità utilizzabile. Progettato e realizzato dalla start up italiana (per la precisione di Paderno Dugnano) Underground Power Srl, da alcuni mesi Lybra è in fase di sperimentazione per la prima volta su un’autostrada, più precisamente nei pressi di un casello, dove raccoglie la frenata dei veicoli in transito e immagazzina l’energia che ne risulta.
Ma che cos’è esattamente Lybra? Sul sito della start up, il meccanismo è definito come un dispositivo piatto modulare lungo un metro e largo 3, che installato in successione arriva a formare piattaforme energetiche di diversa lunghezza attraverso cui assorbe l’energia cinetica rilasciata dalle auto in frenata. L’energia cinetica raccolta dalle frenate dei veicoli viene trasformata in energia elettrica e in seguito distribuita attraverso un inverter fotovoltaico standard.
In altre parole, si tratta di una piattaforma che viene posizionata filo asfalto nei punti in cui le auto sono costrette a rallentare (quindi ad esempio ai caselli, ma anche alle entrate dei parcheggi oppure prima di stop o rotonde) e sfrutta l’energia che verrebbe sprecata dalla frenata per produrre elettricità utile per alimentare altre attività.
Come ho già sottolineato, affinché il dispositivo raggiunga il risultato sperato è importante che le auto siano in frenata, a una velocità compresa tra i 20 e i 70 km orari, cosa che lo stesso dispositivo garantisce dal momento che la sua conformazione impone all’automobile uno sforzo maggiore e di conseguenza un rallentamento.
Lybra è presente sin dal 2014 all’ingresso di alcuni centri commerciali, e per la prima volta è ora in corso una sperimentazione autostradale presso il casello di Cordignano, sulla A28, che conta circa 5.600 transiti al giorno. Nel caso in cui il test si concludesse come si spera, Lybra potrebbe essere installata in tantissime altre postazioni in modo da garantire una produzione costante e considerevole.