Brucia la Grecia. Nella giornata di ieri è scoppiato un grande incendio a nord di Atene, nella zona di Penteli, periferia nord della capitale ellenica.

Le fiamme scoppiate nell'area del monte Penteli sono state alimentate e trasportate dal forte vento della zona, arrivando a minacciare numerose aree residenziali. Il bilancio è di dodici feriti, tre vigili del fuoco e sei civili, tutti per difficoltà respiratorie.

Sette i villaggi evacuati, ma fortunatamente non ci sono vittime. Più di cento mezzi dei vigili del fuoco, nove aerei anti-incendio, sette elicotteri e centinaia di vigili stanno partecipando alle operazioni di spegnimento del rogo.

L'incendio ha minacciato anche aree residenziali di Atene molto popolate come quella di Gerakas, dove vivono all'incirca 30mila persone, illuminando a giorno luoghi di valore inestimabile come l'Acropoli e il Partenone, in un'immagine simbolo dei rischi non solo per le persone, ma anche del patrimonio storico dovute alla crisi climatica.

Ma tutta l'Europa Occidentale brucia, sull'onda di una siccità che dura da mesi e che rende i territori preda facilissima di roghi devastanti. La Francia sta subendo numerosi incendi, che hanno portato all'evacuazione nelle scorse settimane di circa 35mila persone. Interessata dai roghi è soprattutto la regione della Gironda, area nota per la produzione di vino, in cui sono andati a fuoco più di 20mila ettari di vegetazione.

L'Inghilterra sta sperimentando temperature mai registrate nella sua storia, così come l'Olanda, la Germania e il Belgio. Nel nostro Paese la situazione attualmente più grave è in Versilia, provincia di Lucca, dove sono state evacuate circa 500 persone mentre si cerca di spegnere un incendio

Brucia la Penisola Iberica

Ma sono soprattutto Spagna e Portogallo ad essere nell'occhio del ciclone. I due Paesi della Penisola Iberica sono interessati da un'ondata di calore che ha fatto scoppiare numerosi incendi negli scorsi giorni.

Nel Paese con capitale Lisbona più di mille morti avvenute nella scorsa settimana sono state considerate legate alte temperature. In Spagna dall'inizio dell'anno sono stati bruciati oltre 70mila ettari di vegetazione.

"Il cambiamento climatico uccide. Uccide persone e anche i nostri ecosistemi, la biodiversità e i beni più preziosi", ha affermato il premier spagnolo Pedro Sanchez in conferenza stampa qualche giorno fa, commentando la situazione. Del resto, un rapporto Onu dello scorso febbraio avvertiva che a causa del riscaldamento globale gli incendi sarebbero aumentati del 30% da qui al 2050. Stiamo incominciando a vedere questa previsione avverarsi nei fatti.