
"Vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro", quante volte Giorgia Meloni ha pronunciato questa frase? In tanti si sono chiesti cosa volesse realmente intendere, ora il re è nudo. Sì perché, se per la presidente del Consiglio "Non c'è ambientalista più vero di un conservatore", verrebbe da chiedersi che cosa ne pensano le associazioni animaliste e ambientaliste delle ultime scelte della maggioranza.
Fresca di giornata, arriva la notizia che il Governo avrebbe deciso di dare il via libera senza condizionali a tutti coloro che hanno intenzione di cacciare all'interno di stagni e zone umide. Come è possibile, verrebbe da chiedersi, dal momento che l'Unione europea aveva provato ad arginare l'attività venatoria in queste aree con il Regolamento UE 2021/57, che vieta il trasporto e l'uso delle munizioni al piombo nelle zone umide.
Semplice, con una serie di emendamenti al Decreto Legge Asset, inserendo nel testo che il divieto varrà solo per: quelle Ramsar e a quelle inserite nei Siti d’importanza comunitaria, nelle Zone di protezione speciale, nelle riserve naturali e nelle oasi di protezione.
Ma l'azione del Governo non finisce qui: la maggioranza infatti ha presentato ulteriori emendamenti al testo, con i quali ha eliminato il parere Ispra non solo per quanto riguarda la formulazione dei calendari venatori da parte delle Regioni (che ora potranno modificare i periodi di caccia definiti per ogni tipo di specie), ma anche per quanto riguarda le valutazioni di impatto ambientale per le nuove costruzioni all'interno di aree verdi (come i parchi). Lo hanno fatto tramite un nuovo articolo che toglie i limiti posti finora alle aziende del legno per intervenire nei boschi e lavorare la legna per le produzioni.
Sul provvedimento del Governo si è espresso duramente il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, che in un post ha dichiarato: "Il partito della Meloni ha approvato ieri sera un emendamento che prevede di tagliare alberi senza autorizzazione, al fine di rilanciare l’industria del legno, nei boschi, nei parchi, nei giardini e non risparmiano nemmeno gli alberi monumentali. E’ taglio alberi selvaggio!".
Letta in questo modo forse potrebbe non stupire più di tanto, ma cosa penseremmo se leggessimo che, di fatto, il Governo ha autorizzato le aziende di legno a deforestare il nostro Paese e, contemporaneamente, i cacciatori ad alterare la biodiversità degli ecosistemi in cui viviamo?