
Se ne possiedi una, ci sarà qualcuno che ti considera un businees man, insomma uno che di finanza se ne intende. Stiamo parlando dell'American Express. La società americana che opera nel settore dei servizi finanziari ha deciso di scendere in campo a sostegno della causa ambientale, in particolare per contrastare il fenomeno del marine litter.
Come saprai, i nostri mari e i nostri oceani si stanno riducendo a delle autentiche zuppe di plastica; di questo passo nel 2050, avverte l'Ellen MacArthur Foundation, ci sarà più plastica che pesce in mare. Per cercare di scongiurare un simile scenario, American Express ha voluto dare il proprio contributo lanciando il progetto "Keep it blue", in collaborazione con Parley for the Oceans.
In che cosa consiste? Semplice, si tratta di un piano per ridurre l'utilizzo di plastica usa e getta, che prevede anche la realizzazione della prima carta di credito al mondo composta prevalentemente da plastica recuperata dalle spiagge e dal mare.
L'intento di preservare gli ecosistemi marini si traduce poi in azioni concrete sul posto. Per un giorno infatti 100 dipendenti di American Express non si sono recati in ufficio, ma si sono armati di guanti e sacchetti e, insieme ai volontari di Marevivo e Ocean Conservancy, hanno ripulito il litorale di Ostia. In una mattinata sono stati recuperati 2 chilogrammi di carta, 136 di plastica, 29,5 di vetro e metallo e 113 di indifferenziato. Totale, circa 300 chili di spazzatura raccolta. Un segnale positivo, un'iniziativa che, ci auguriamo, venga imitata anche da altre grandi aziende.