L’invasione di cavallette in Sardegna fa ancora paura: la Regione stanzia 800mila euro per combattere l’infestazione

L’isola è infestata dalle cavallette, che ormai ogni anno devastano i raccolti e danneggiano gli allevamenti. Per questo, la Regione ha deciso di investire altri fondi nella pianificazione delle attività a contrasto della diffusione degli insetti che stanno dilagando nel nostro paese anche a causa del cambiamento climatico.
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Martina Alfieri 13 Gennaio 2022

L’invasione di cavallette rappresenta ancora un serio problema per il settore agricolo della Sardegna. L’isola, soprattutto nell’area centrale, da alcuni anni si trova a fronteggiare la presenza di milioni di questi insetti, che danneggiano i raccolti e i foraggiamenti per gli animali. Ora, la Regione ha deciso di stanziare 800mila euro da utilizzare nella pianificazione delle azioni a contrasto dell’emergenza cavallette e nell’indennizzo delle attività colpite.

"Da qualche anno, in alcune zone della Sardegna centrale, a causa dell'invasione delle cavallette, si registrano ingenti danni alle coltivazioni, in particolare alle colture cerealicole, ma anche a quelle foraggere, funzionali al sostentamento degli animali del settore zootecnico”, spiega in un comunicato l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis.

La somma stanziata verrà suddivisa in questo modo: 500mila euro per il 2021, 200mila per il 2022 e 100mila per il 2023. Oltre ad aiutare le aziende più in difficoltà, verrà mappata la distribuzione della piaga e si cercherà di intervenire formando il personale tecnico delle amministrazioni locali, ma anche gli studenti delle scuole e i cittadini.

La previsione è che anche nei prossimi anni l’isola dovrà fare i conti con l’infestazione delle cavallette. La decisione arriva dopo due anni durissimi per gli agricoltori sardi che, già nel 2020, erano arrivati a chiedere che si dichiarasse lo stato di calamità.

Purtroppo, anche in questa emergenza – che Coldiretti è arrivata a chiamare “catastrofe biologica” – parte della responsabilità è da attribuire al cambiamento climatico. L’innalzamento delle temperature e la siccità frequente stanno rendendo la Sardegna un territorio sempre più adatto al proliferare di questi insetti, che colpiscono in genere paesi più caldi e aridi come l’Africa e il Medio Oriente.