L’Italia è tra i firmatari della dichiarazione per lo sviluppo dell’energia nucleare: come si vuole usare questa fonte in Europa

Si è concluso il primo vertice sull’energia nucleare, co-presieduto dal Primo Ministro belga Alexander De Croo e dal Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi. Anche l’Italia è tra i firmatari, ecco cosa dice la dichiarazione.
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Francesco Castagna 26 Marzo 2024

"Il punto di svolta", così è stato definito dall'IAEA, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica , il primo vertice sullo sviluppo dell'energia nucleare. I Paesi presenti al tavolo delle discussioni, chi da promotore, chi da osservatore, sono stati 32. Tra questi, anche l'Italia, Paese osservatore, ha deciso di firmare la dichiarazione congiunta approvata al termine del summit, che si è tenuto a Bruxelles dal 21 al 25 marzo.

Al centro delle discussioni il nucleare come mezzo di transizione per accelerare la transizione ecologica in Europa e quindi la decarbonizzazione di numerosi settori. Per l'Europa si tratta di un momento storico, mai fino a ora i Paesi si erano riuniti così convintamente per rimettere al centro l'energia atomica, specialmente dopo il disastro di Chernobyl, accaduto ormai 38 anni fa, il 26 aprile del 1976. Ma l'impegno di alcuni leader, nello specifico primo Mministro belga Alexander De Croo e il capo di Stato francese Emmanuel Macron, ha portato già a dicembre 2023 a discutere del tema nel corso delle trattative per arrivare al 1° Global Stocktake, nel corso della COp28.

I rappresentanti dei Paesi partecipanti hanno sottolineato la necessità di promuovere il nucleare come fonte in grado di garantire sia uno sviluppo economico che un futuro sostenibile, sottolineando però che ciò non sarà possibile senza gli investimenti, sia pubblici che privati. Nel suo discorso di apertura, il Direttore generale dell'AIEA Rafael Mariano Grossi ha detto che: "Riconoscere la necessità del nucleare non è sufficiente. Spetta ai leader politici promuovere ambienti che incoraggino lo sviluppo nucleare. Senza un'azione decisa, il potenziale del nucleare a sostegno della transizione verde potrebbe andare perduto".

C'erano dunque tutti i ministri competenti in materia, tranne Pichetto Fratin. Al suo posto è intervenuto il ministro degli esteri, Antonio Tajani. Tutti i Paesi hanno spiegato la propria situazione sul nucleare, condividendo lo stesso pensiero: alcune leggi e certi regolamenti non permettono lo sviluppo di un'energia pulita rispetto a un'altra.

Secondo quanto riporta l'IAEA, l'energia nucleare garantisce il 25% della produzione globale di energia elettrica a basse emissioni di carbonio, ma per raggiungere gli obiettivi che le Nazioni Unite si sono poste entro il 2050, ovvero il famoso net-zero (stop all'utilizzo di fonti fossili), c'è bisogno di accelerare il più possibile lo sviluppo di questa fonte – sottolinea l'agenzia internazionale. Dello stesso parere sono il primo ministro francese, turco e belga. "La nostra sfida è quella di affrontare i cambiamenti climatici e ridurre le nostre emissioni di CO2, migliorare la nostra sovranità assicurando la nostra energia e migliorare la nostra competitività per creare allo stesso tempo posti di lavoro", dice Macron. "Il vertice rappresenta un punto di svolta per il futuro dell'energia nucleare civile", si aggiunge il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. In coda, il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte afferma: "Per molto tempo, molti di noi hanno avuto delle riserve… ma i tempi sono cambiati, la tecnologia della sicurezza si è evoluta e, naturalmente, le nostre opinioni sull'urgenza di un futuro senza fossili sono cambiate radicalmente negli ultimi decenni".

Tra i punti salienti di questi quattro incontri che si sono tenuti durante il summit, tolti gli eventi accessori in cui però merita una menzione uno spazio con giovani e associazioni interessati al tema, c'è il pieno sostegno a promuovere l'iniziativa anche da parte dei privati. In una dichiarazione congiunta infatti, i CEO di grandi aziende come Google e Microsoft si sono detti disponibili a fornire tutti i mezzi possibili per poter alimentare le loro aziende con energia totalmente pulita. La Commissione europea inoltre ha da poco lanciato "l'Alleanza industriale europea sui piccoli reattori modulari" (SMR), con lo scopo di  contribuire ad accelerare lo sviluppo e la diffusione del nucleare.

Se diversi attori hanno dimostrato pieno sostegno ed entusiasmo nei confronti dell'iniziativa, il direttore generale del Reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER), Pietro Barabaschi, sembra più cauto: "Credo che la fattibilità della fusione nucleare come fonte di energia sarà dimostrata in tempi relativamente brevi, entro un decennio. Ma la fattibilità come fonte energetica affidabile richiede molta immaginazione. Sarà necessario un programma di sviluppo della fusione a livello mondiale".

La posizione dell'Italia, come anticipato, è stata rappresentata dal ministro degli esteri Antonio Tajani. In una nota stampa, il Vicepremier ha detto: "Con la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile istituita dal Ministro Pichetto Fratin, il Governo ha avviato un percorso per valutare se sia opportuno riprendere l’utilizzo dell’energia nucleare in Italia, anche in ottica di raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 e per accrescere la sicurezza e la sostenibilità degli approvvigionamenti di energia. Vogliamo fare sintesi delle diverse iniziative nazionali, favorendo lo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale, con elevati standard di sicurezza e sostenibilità e guardando soprattutto alle nuove tecnologie nucleari sostenibili. Ricordo che l’Italia, pur non disponendo di un programma nucleare operativo dal 1987, vanta eccellenze nel settore riconosciute a livello mondiale, sia a livello industriale che nel campo della ricerca scientifica".

Ora, da Paese osservatore, l'Italia ha raccolto i pareri di grandi aziende private, ed è sicuramente più tranquilla dal momento che a livello internazionale si sta costruendo una reta di contatti tra le aziende. Inoltre, l'iniziativa promossa a livello nazionale da Pichetto Fratin, ovvero la Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, sta continuando a portare avanti i lavori per costruire il quadro giuridico intorno al nucleare.

Fonte| IAEA;

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