Nel silenzio irreale delle nostre città che hanno abbassato le saracinesche è difficile non provare qualche volta un senso di “smarrimento”. Tutti noi ci siamo ritrovati, nel corso dell’ultimo anno, ad affacciarci alla finestra per osservare le strade vuote. Per fortuna a rassicurarci c’era l’affetto dei nostri amici a quattro zampe, fedeli compagni anche nell’avventura che non avremmo mai pensato di dover vivere.

Siamo esseri sociali, e quando il contatto con i nostri simili ci manca, la compagnia di un peloso a quattro zampe, le sue coccole allegre, il dovere di provvedere alle sue necessità ci rassicurano, ci aiutano a sentirci meno soli, regalandoci momenti di buonumore. Chi possiede un pet lo sa benissimo: con un cane o un gatto vicini, migliora la vita rendendoci più attivi mentalmente e fisicamente. E devono averlo pensato anche le centinaia di italiani che durante la pandemia hanno deciso di adottare un peloso.

I dati di ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) raccontano di un vero e proprio boom: 8100 cani e 9500 gatti hanno trovato casa durante lo scorso anno, oltre il 15% in più rispetto al 2019. Lo svuotamento dei rifugi non può che essere una buona notizia. Però, non possiamo dimenticarlo: l’adozione di un animale non è soltanto un atto d’amore, ma anche di responsabilità. Troppo spesso, infatti, ci si prende in casa un cane o un gatto senza valutarne attentamente tutte le esigenze.

Allora come possiamo, in questi tempi incerti, prenderci cura dei nostri amici a quattro zampe in modo affettuoso e responsabile? I consigli sono pochi ma fondamentali. Si parte dalla necessità di accompagnare i cani nelle loro passeggiate: uscire per loro non è un capriccio o un passatempo, ma una vera e propria necessità. Rispettando le normative in vigore, è importante evitare luoghi molto affollati, ma allo stesso tempo bisogna dare all’animale una buona serie di stimoli in modo che possa sgranchirsi e seguire i suoi sensi, in particolare l’olfatto. Se le condizioni di salute ci impongono di rimanere in casa chiediamo a un amico di accompagnare fuori il nostro cane o contattiamo un’associazione di volontariato: durante i mesi della pandemia, infatti, si è sviluppata una rete di volontari che hanno accudito gli animali di persone malate, facendo un regalo enorme a loro e ai loro pet. Un piccolo miracolo d’amore.

Rimanendo molto tempo in casa, attenzione a cosa mangiamo. Non solo noi rischiamo di mettere su qualche chilo: può essere così anche per nostri amici pelosi. L’alimentazione, dunque, deve essere ancora più curata del solito, in modo da evitare di appesantirli, scegliendo prodotti di qualità e nelle giuste quantità.

Oltre all’alimentazione particolarmente ponderata, un gesto d’amore verso i nostri animali in questo periodo in cui il rischio stress è tangibile, è quello di prenderci cura del loro intestino con un prodotto specifico. Una bustina di Purina® Pro Plan® FortiFlora® riequilibra il microbiota intestinale, cioè l’insieme dei batteri buoni e “meno buoni” che vivono nell’intestino e sono responsabili della buona salute dell’animale. Come sappiamo bene, l’intestino è il “secondo cervello” (anche per noi umani!) e nei momenti di stress e di particolare stanchezza il microbiota può subire degli squilibri, causando nei nostri pet malessere, inappetenza, scarsa energia, feci non ben formate e maleodoranti.

Purina® Pro Plan® FortiFlora® può essere il nostro (e il loro) alleato ideale: è un alimento complementare probiotico, cioè un prodotto a base di microrganismi vivi che, somministrati in adeguate quantità, conferiscono un beneficio alla salute dell’ospite. Purina® Pro Plan® FortiFlora® è formulato specificamente per i nostri amici a quattro zampe e contiene un livello garantito di un ceppo batterico di Enterococcus faecium SF68 che viene microincapsulato per garantire che i batteri arrivino vivi nel tratto gastrointestinale dei gatti e dei cani.

Ne basta una bustina al giorno, indipendentemente dall’età e dal peso, per aiutare i nostri amici a ritrovare la forma ideale: un “piccolo” gesto per chi riempie le nostre giornate d’affetto.