L’ONU lancia l’allarme incendi: entro il 2100 i roghi più violenti e devastanti aumenteranno del 50%

Le Nazioni Unite mettono in guardia i governi: nei prossimi anni, bisognerà aspettarsi un numero sempre crescente di incendi dalle conseguenze estreme. L’aumento previsto sarà del 14% già entro il 2030: persino l’Artico è a rischio, e la causa principale è ancora una volta il cambiamento climatico.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Martina Alfieri 23 Febbraio 2022

Tra le sfide che i Paesi dovranno affrontare nei prossimi anni come conseguenza del cambiamento climatico, c’è anche quella relativa agli incendi, destinati a diventare sempre più frequenti e devastanti. A lanciare l’allarme è lo UN Environment Programme (UNEP), attraverso un nuovo studio: entro il 2100, il numero di incendi estremi aumenterà del 50%.

Gli autori del report Spreading like Wildfire: The Rising Threat of Extraordinary Landscape Fires cercano di spronare i governi affinché inizino fin da subito a investire per prevenire l’aumento di incendi e di perdite incalcolabili per i paesaggi e la biodiversità. Al momento, secondo le Nazioni Unite, molti Paesi non sono ancora preparati ad affrontare l’emergenza che ci colpirà nel prossimo futuro. L’UNEP stima che gli incendi estremi aumenteranno del 14% già entro il 2030, e del 30% entro la fine del 2050. E non ci saranno territori esclusi: i roghi arriveranno anche nell'Artico.

"Gli operatori dei servizi di emergenza e i vigili del fuoco in prima linea, che rischiano la vita per combattere gli incendi boschivi, devono essere sostenuti. Dobbiamo ridurre al minimo il rischio di incendi estremi preparandoci meglio: investire di più nella riduzione del rischio di incendi, lavorare con le comunità locali e rafforzare l'impegno globale per combattere il cambiamento climatico", ha affermato Inger Andersen, direttore esecutivo dell'UNEP.

Al momento, più del 50% dei finanziamenti pubblici vengono utilizzati per riparare i danni, mentre la pianificazione e la prevenzione degli incendi ricevono meno dell'1% dei fondi. Il documento invita a trovare una "formula per gli incendi", che suddivida gli investimenti in modo che la metà vada alla pianificazione, alla prevenzione e alla preparazione, circa un terzo alla risposta e il 20% al recupero dei danni.

Proprio in questi giorni, a dimostrazione del fatto che gli incendi rappresentano già un grave problema ambientale, l’Argentina sta lottando contro il fuoco che imperversa nella provincia di Corrientes e che minaccia la salute di animali e habitat naturali.