Alcune lucertole originarie dei Caraibi e dell’America Latina sono grado di restare sott’acqua per diversi minuti. Il fenomeno è stato osservato in sei specie di lucertole Anolis, che mediamente riescono a restare immerse per una quindicina di minuti. Tuttavia il record appartiene alla “Anolis Aquaticus”, una lucertola nativa del Costa Rica e che riesce a restare sott'acqua per 20 minuti. Insomma, si tratta di una vera e propria “lucertola palombaro". Questo particolare comportamento fu notato la prima volta nel 2010 dai ricercatori Richard Glor e Luke Mahler, quando videro una Anolis sott’acqua con una bolla d’aria sul naso. Tuttavia trascorsero circa 10 anni prima che i due ricercatori potessero dedicarsi allo studio di queste creature monitorando sei diverse specie di Anolis (in totale sono 400).
Per spiegare la capacità delle lucertole di respirare sott’acqua, i ricercatori hanno usato il termine “rebreather”. Come spiegato da Christopher Boccia della Queen’s University a Kingston, autore di uno studio pubblicato nel 2021 sulla rivista Current Biology, questa è una tecnica che consente ai sub di restare più tempo immersi, riciclando l’aria espirata in modo da disporre dell’ossigeno non respirato in precedenza.
Più recente è lo studio pubblicato a settembre 2024 sulla rivista Biology Letters ha voluto verificare con un esperimento se lo strumento di respirazione subacquea della lucertola sia funzionale o casuale. Perché c’era questo dubbio? Per il fatto che la pelle delle lucertole è idrorepellente, caratteristica che favorisce la formazione di bolle d’aria.
L’esperimento è stato condotto in questo modo: un campione di esemplari è stato cosparso di crema emolliente la quale impedisce la formazione della bolla d’aria. Il gruppo di controllo, invece, è stato messo in acqua senza crema. I risultati hanno dimostrato la funzionalità delle bolle d’aria. Le lucertole cosparse di crema emolliente sono rimaste sott’acqua il 32% di tempo un meno rispetto a quelle del gruppo di controllo. Ciò dimostra che la bolla d’aria sul naso consente alle lucertole di respirare e per un tempo prolungato.
Le lucertole si nascondono in acqua per sfuggire ai predatori, la loro è una strategia difensiva. Come spiegato da Christopher Boccia, capita spesso che questi anolidi dormano sulle estremità dei rami in prossimità di corsi d’acqua così da potersi tuffare immediatamente e sfuggire ai serpenti e restare immerse così che il predatore li perda di vista.