Abbiamo la tendenza a umanizzare anche ciò che appartiene a una specie completamente diversa, come le piante. Succede a tutti e sarà capitato anche a te di attribuire loro emozioni e comportamenti simili ai nostri.
Una delle idee più affascinanti è quella secondo cui anche le piante possono “piangere”. Che possano cioè provare un sentimento – di tristezza, rabbia, commozione – tale da spingerle a dargli sfogo concreto attraverso vere e proprie lacrime.
Questo pensiero nasce dal fatto che si vedono spesso gocce di un liquido simile all’acqua che cadono dalle loro foglie, proprio come succede agli esseri umani quando piangono.
Ma cosa le piante possono davvero piangere? E se sì, perché lo fanno? Calma, ora ti spiegherò che cos’è il fenomeno della guttazione, quel processo cioè attraverso cui le piante rilasciano gocce d'acqua dalle loro foglie, e perché accade.
La guttazione è un fenomeno naturale che si verifica in molte piante, soprattutto durante la notte o nelle prime ore del mattino. In sostanza, le gocce che scambiano per lacrime sono il risultato di un processo di esudazione di liquido dai margini o dalle punte delle foglie.
Quello che sembra acqua, come ti dicevo prima, tuttavia è una soluzione ricca di vari composti organici e inorganici come zuccheri e sali minerali.
La guttazione avviene attraverso strutture speciali chiamate idatodi, che si trovano ai margini delle foglie.
Sai bene che quando il terreno in cui si trova una pianta è molto umido, le sue radici assorbono grandi quantità di acqua. Di notte però la traspirazione è ridotta a causa della chiusura degli stomi: l’acqua e i suoi nutrienti continuano tuttavia a passare attraverso le radici, creando una pressione interna detta “radicale”.
È proprio questa pressione che spinge questo mix di acqua e composti organici verso l'alto attraverso il sistema vascolare della pianta, fino a che non viene espulsa attraverso gli idatodi sotto forma di gocce.
Perché, dunque, le piante “piangono” dalle foglie? Le ragion sono diverse e sono tutte legate alla loro fisiologia e all'ambiente in cui si trovano, e quindi non a una qualche forma di ambito emozionale.
Come ti dicevo prima, la guttazione dipende dalla forza della pressione radicale. Se il terreno è molto umido e ricco di acqua, le radici di una pianta assorbono più liquido di quanto ne ha effettivamente bisogno, costringendola così a cercare il modo di eliminarla.
La guttazione è anche legata alle condizioni ambientali in cui si trova. È frequente infatti vedere le “lacrime” di una pianta quando l’umidità è alta e le temperature sono basse, quando cioè la traspirazione è ridotta. Questo spiega perché il fenomeno avviene più spesso di notte o nelle prime ore del mattino.
Il “pianto” di una pianta può anche essere un segno di buona salute della pianta. Una pianta ben idratata e in crescita attiva è più propensa a mostrare questo fenomeno rispetto a una pianta stressata o disidratata. Fai attenzione perché allo stesso tempo, potrebbe anche essere l’espressione di un eccessivo apporto di nutrienti dal terreno.
Fonte | Cambridge University