Era stato annunciato in pompa magna dal governo e dalla Protezione Civile, ma IT Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico, purtroppo ancora non è in funzione. È il caso della forte alluvione avvenuta in questi giorni in Toscana: a darne l'allarme è stata la Protezione Civile assieme al Presidente di Regione, Eugenio Giani, e ai sindaci dei Comuni più grandi.
Sul sito del sistema di allerta appare la frase "Ricevere i messaggi IT-alert non basta. Informati sui rischi del territorio in cui vivi, lavori o viaggi per conoscere le corrispondenti misure di autoprotezione". Pur essendo stati informati dal consorzio Lamma, ovvero il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale della Regione Toscana, dalla Protezione Civile, dai Comuni e dalla Regione, il meccanismo sembrerebbe essere "rimasto a guardare". La realtà però non è così netta.
Questo perché IT-alert è attualmente ancora in fase di sperimentazione. Tradotto: il sistema di allerta nazionale non è ancora operativo. Quando lo sarà, come si legge sul sito, "per determinati eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento". Inoltre è bene sapere che IT-Alert non è un sistema in grado di salvarti direttamente, ma serve a consentire la diffusione delle informazioni sulle possibili situazioni di pericolo nella maniera più rapida.
Una volta che il periodo di sperimentazione di IT-alert sarà terminato, i cittadini riceveranno, oltre agli altri sistemi di avviso nazionali e internazionali, un messaggio contenente tutte le azioni da tenere a mente e i comportamenti adeguati da seguire per non essere a rischio.