Machu Picchu, la città perduta degli Inca: una delle sette meraviglie del mondo

Se visiti il Perù non puoi perderti il sito archeologico di Machu Picchu. Puoi raggiungere questo luogo incantevole percorrendo un tragitto di trekking o con un minibus, ma è raccomandato farlo al mattino presto, quando il numero di turisti è ancora contenuto.
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Gaia Cortese 11 Gennaio 2019

È il terzo sito archeologico più grande al mondo. È stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1983. E non a caso, dal 2007, è una delle sette meraviglie del mondo moderno. Questo luogo meraviglioso, da vedere almeno una volta nella vita, è Machu Picchu, la città perduta degli Inca, costruita su uno sperone di roccia a circa 2.430 metri di altitudine.

Il sito archeologico è stato scoperto solo nel 1911 da Hiram Bingham, esploratore e professore di storia di Yale. La città inca era coperta da una fitta vegetazione e tutta circondata da un fossato, creato appositamente per rendere la zona inattaccabile. Sono stati necessari ben cinque anni per deforestare completamente il sito e far venire alla luce acquedotti, torri di avvistamento e osservatori, piazze, case e templi, e persino, un orologio solare (il celebre Intihuatana), uno degli oggetti più studiati del posto.

Secondo gli archeologi, la città di Machu Picchu è stata costruita intorno al 1440 d.C. dall'imperatore inca Pachacùtec, e poi completamente abbandonata nel 1532, dopo la conquista della Spagna; tuttavia, molte leggende locali fanno risalire le origini della città a svariati millenni antecedenti la nascita delle prime culture civilizzate.

L’antica città inca si presenta chiaramente suddivisa in due zone separate da ripidi sentieri e burroni. Nella parte dedicata all’agricoltura sono evidenti le aree dedicate alla coltivazione, delimitate da muri di pietra riempiti con ghiaia, argilla e terra; nella zona urbana, invece, si trovavano le abitazioni e gli edifici utilizzati per svolgere le attività civili e religiose, come il Tempio del Sole, la Residenza Reale e la Piazza Sacra, dove avevano luogo le celebrazioni più importanti.

Gran parte degli edifici della città si contraddistinguono per il colore bianco-azzurro, dovuto all’utilizzo di granito e quarzite, due materiali estremamente resistenti e anche molto difficili da lavorare. La cosa che stupisce è che queste pietre, che arrivano a pesare diverse tonnellate, sono state tagliate e assemblate tra loro in un modo sorprendentemente preciso, da lasciare esterrefatti gli studiosi dell’epoca moderna e chiunque visiti il sito archeologico ancora oggi.

Il treno Hiram Bingham che conduce da Cuzco al Machu Picchu: le sue carrozze in legno risalgono agli anni 20 del secolo scorso.

Per raggiungere Machu Picchu è possibile prendere il treno che parte Cuzco, attraversa la Valle Sagrado e raggiunge il paese di Aguas Calientes, proprio sotto Machu Picchu; da questo punto, è possibile servirsi del minibus (occorrono circa 25 minuti di tragitto) per affrontare la salita. I più allenati possono decidere di fare anche un po’ di trekking: sono 8 chilometri da percorrere in circa un’ora e mezza.

Un’altra alternativa è quella di vedere il sito da un punto di vista completamente diverso: basta raggiungere Huayna Picchu (2.693 m), una vetta di fronte al sito di Machu Picchu, che permette dopo un facile trekking di circa 40 minuti, di osservare l’antica città dall'alto. Dalla cima della montagna, un sentiero permette anche di visitare un altro luogo di interesse, un tempio cerimoniale inca, noto come il Tempio della Luna.

Qual è il periodo migliore per visitare Machu Picchu? Il sito archeologico è aperto tutto l’anno, quindi se possibile è meglio evitare i mesi con maggior affluenza di turisti (luglio e agosto), e sapere che da ottobre ad aprile si può rischiare qualche pioggia in più. Ma quello che più si raccomanda è di visitare il sito molto presto al mattino: Machu Picchu è un luogo magico, permeato di mistero, ed è possibile apprezzarne a pieno l’atmosfera poco dopo l'alba, quando gran parte dei turisti deve ancora arrivare.