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Maiali senza spazio per girarsi e riposare negli allevamenti intensivi

Scrofe impossibilitate durante la gestazione a riposarsi e sdraiarsi in zone adeguate. La denuncia è partita dall’Enpa e dopo 4 anni arrivano i risultati.
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Alessandro Artuso 28 Febbraio 2020

Animali maltrattati, abbandonati e uccisi in modo brutale. Con questa accusa i legali di una società che si occupa di allevamento intensivo di maiali hanno patteggiato una condanna di 3 mesi di reclusione oltre al pagamento di diverse multe. La denuncia avvenne nel 2016 da parte dell’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (Enpa) che preparò un esposto contro i responsabili. Per la sentenza “gli animali venivano sottoposti a condizioni insopportabili per le loro caratteristiche etologiche procurandogli sofferenze non necessarie e in alcuni casi anche la morte”.

Le immagini

I video trasmessi durante alcune trasmissioni televisive mostrano le condizioni pessime in cui vivevano le scrofe durante il periodo di gestazione. Era praticamente impossibile per loro girarsi e sdraiarsi, senza dimenticare la presenza di topi e mosche. Dopo la segnalazione di scarsa igiene l’Enpa integrò le immagini raccolte e la denuncia di Animal Equity per altri allevamenti intensivi, questa volta di polli.

Nel 2019 la decisione dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato di modificare la comunicazione sulle condizioni di vita dei polli indicate come “potenzialmente ingannevoli”.