
La mattina si sveglia alle sette, va sul campo a effettuare campionamenti, dopo pranzo si dedica alle attività in laboratorio e infine si occupa di inserire i dati al computer lavorando a oltranza. Lo fa ogni giorno perché, come dice lui, la ricerca non conosce ferie, né vacanze. Originario di Mestre, in Veneto, Marco Casula è un tecnico del Cnr, lavora per l’istituto di Scienze polari e attualmente ricopre il ruolo di acting station leader della base artica Dirigibile Italia del Cnr.
Da gennaio quindi si trova a nord delle isole Svalbard, nell’Artico, per studiare l’andamento dei processi ambientali e dei cambiamenti climatici in corso. In pratica, per capire cosa è stato e cosa sarà in futuro. Sarebbe dovuto tornare a marzo ma, date le circostanze, al momento si trova bloccato. Anche se, afferma, alla fine la sua vita non è cambiata granché. Una delle ragioni è che si trova in uno degli ormai rarissimi posti in cui il Covid-19 non è arrivato e non arriverà.