Mark Ruffalo a difesa dell’Amazzonia: “I veri Avengers sono i popoli indigeni che lottano per salvarla”

In occasione del summit dell’Amazzonia, l’attore statunitense Mark Ruffalo, alias Hulk del mondo Marvel, ha scritto un editoriale sul Guardian a difesa della sopravvivenza dell’Amazzonia e degli “Avengers della realtà” che la proteggono ogni giorno, le popolazioni indigene, nonostante le ingiustizie e le violenze subite.
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Maria Teresa Gasbarrone 8 Agosto 2023

Di ruoli l'attore statunitense Mark Ruffalo nella sua carriera ne ha ricoperti tanti – tra i più noti, ha dato il volto a Hulk nella serie dei film Marvel dedicata agli "Avengers" – ma quello dell'attivista a difesa dell'ambiente gli sta particolarmente a cuore.

Lo si evince chiaramente dall'editoriale da lui scritto sulle pagine del Guardian, in occasione del summit dell'Amazzonia dell'8 e 9 agosto a Belém, in Brasile. La sua distruzione – parafrasando le parole di Ruffalo – sarebbe un disastro terribile per l'intera umanità, fortunatamente però – ha continuato l'attore – a difenderla ci sono gli "Avengers", non quelli dei film, ma della vita reale.

La "sfida finale" per il Pianeta

Insomma, Ruffalo stesso ha usato una metafora che perfino chi non è appassionato del mondo Marvel può capire chiaramente: siamo di fronte – traducendo il suo editoriale – a un punto di non ritorno per l'Amazzonia, nel senso che la sua distruzione sta per raggiungere un livello tale che potrebbe diventare impossibile rigenerarla. "Questa è la partita finale per la sopravvivenza del Pianeta", ha aggiunto.

"Oltre 10mila specie – spiega – potrebbero essere spazzate via, dando vita ad un effetto domino che interesserebbe il clima del nostro pianeta, la nostra acqua, le scorte di cibo, uccidendo le persone. Anche se vivete dall'altra parte del globo, è lo stesso un vostro problema".

Gli "Avengers" a difesa del Pianeta

Tuttavia, la partita non è ancora stata persa, grazie al ruolo di chi è in prima linea per vincerla questa sfida, lo stesso ruolo insostituibile che nei film Marvel svolgono gli "Avengers": le popolazioni indigene.

"La buona notizia – ha scritto Ruffalo – è che ci sono Avengers in carne e ossa che ci indicano la strada da seguire. Perché mentre noi abbiamo giocato a consumare e distruggere, i popoli indigeni hanno conservato quasi tutta la biodiversità ancora presente sul pianeta. Non è uno scherzo: l'80% della biodiversità rimanente del pianeta si trova su terre indigene. In silenzio, hanno dimostrato che il modo più intelligente per salvarci tutti è riconoscere e proteggere i loro territori".

È proprio in loro difesa che si schiera l'attore, attivista e co-fondatore di "The Solutions Project", organizzazione che tra le oltre cose spinge per il consumo di energia rinnovabile al 100%, sottolineando come per invertire il trend di distruzione che sta seriamente minacciando l'Amazzonia, è necessario proteggere 80% della superficie che ricopre e gestire a livello sostenibile l'altro 20%: "Ma tragicamente, queste popolazioni indigene vengono allontanate, attaccate e persino uccise da molteplici cattivi: governi ostili, potenti lobby, traffico, taglialegna e industria mineraria".