Mattia e Giulio, i due giovanissimi “inventori” che hanno stregato il pubblico del Maker Faire di Roma

Hanno 15 e 16 anni e, oltre a essere studenti di liceo, sono dei piccoli prodigi dell’elettronica. Mattia D’Angelo e Giulio Gaetti (che insieme fanno parte dei Rock ‘n’ Nerd) hanno partecipato anche quest’anno alla più importante fiera dedicata all’innovazione, presentando una serra completamente automatica, un amplificatore a valvole e un dispositivo ispirato alla serie di fantascienza Star Trek.
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Federico Turrisi 19 Dicembre 2020

Mattia D'Angelo ha 15 anni ed è al secondo anno di liceo classico a Roma. Giulio Gaetti invece di anni ne ha 16 e frequenta il terzo scientifico a Cerveteri. Entrambi sono appassionati di musica, ma anche di elettronica e robotica, oltre ad essere (come molti loro coetanei) particolarmente sensibili ai temi ambientali. Insieme sono i Rock ‘n' Nerd.

Come potremmo definire questa coppia, un concentrato di creatività? Una fucina di idee? I due ragazzi infatti sono partiti dalla condivisione di conoscenze in campo tecnologico per sviluppare progetti innovativi. Alcuni di questi sono stati presentati in occasione del Maker Faire 2020 di Roma, che si è svolto tra il 10 e il 13 dicembre, necessariamente online a causa della pandemia.

È la seconda volta che i Rock ‘n' Nerd partecipano all'importante evento fieristico, e per questa edizione hanno portato una serra 2.0 automatica e stampata completamente in 3D con materiali rinnovabili. Nell'intento dei suoi creatori è la serra più eco-friendly che si possa trovare in commercio: consente infatti di ridurre il consumo di acqua e può essere alimentata a energia solare. Più nel dettaglio, sotto al vaso è presente un serbatoio con una pompa che innaffia la pianta quando il sensore di umidità segnala che ce n’è bisogno. Sopra, c'è un piccolo impianto di luci ultraviolette per attivare la fotosintesi clorofilliana, comandato da un altro sensore che misura la quantità di luce nell’ambiente in modo da riprodurre il ciclo giorno-notte. Il tutto governato da una scheda arduino.

Non è finita qui. Mattia e Giulio hanno svelato ai visitatori virtuali del Maker Faire anche un amplificatore valvolare fatto in casa, che si basa su una tecnologia vintage ma garantisce un livello di qualità del suono ottimale. Quest’anno, infine, avrebbero dovuto presentare anche il loro Tricorder, ispirato alla serie di fantascienza Star Trek; l'emergenza Covid-19 ha però rallentato il loro lavoro e il massimo che hanno potuto fare i due giovani creativi è stato raccontare il progetto ancora sulla carta.

Per mesi non ci siamo potuti vedere e lavorare insieme, in più alcuni componenti di cui avevamo bisogno non sono arrivati”, spiegano in un'intervista a Wired Mattia e Giulio, che si sono promessi di realizzare il prototipo entro l’estate. “Sarà un dispositivo molto simile a quello che si vede nella serie, una scatoletta con all’interno dei sensori medici, per la misurazione della temperatura, della pressione e ossigenazione del sangue, e ambientali, per la rilevazione di gas nell’aria. E un barometro, e altro ancora. I dati raccolti dai sensori verranno resi in grafici e tabelle. Insomma, il nostro Tricorder sarà un laboratorio portatile della dimensione di un tablet”.