Medicane: ecco perché non possiamo parlare di uragano mediterraneo

Diversi ricercatori del Cnr hanno precisato che in questo caso non si tratta di un uragano mediterraneo. Nessun Medicane, quindi, ma un profondo vortice sul Golfo Ligure.
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Francesco Castagna 29 Agosto 2023

Negli ultimi giorni abbiamo imparato un nuovo termine scientifico: medicane, riferendoci all'insieme di perturbazioni che hanno colpito l'Europa, e in particolare il nord Italia, a fine agosto. Ma si è verificato effettivamente un uragano mediterraneo?

Secondo alcuni ricercatori del Cnr le cose non stanno proprio così. Giulio Betti, ricercatore del Cnr, meteorologo ed esperto di clima, spiega che in questo caso non siamo in presenza di cicloni mediterranei con caratteristiche tropicali. Al contrario, stiamo assistendo all'azione di un profondo vortice sul Golfo Ligure. Ma, avverte Betti, "Il fatto che non si sia trattato di un TLC o Medicane, peraltro eventi piuttosto rari, non toglie che sia stato e sia ancora un sistema molto intenso e pericoloso. Ne sono prova i disagi che si osservano non solo in Italia ma anche su parte d'Europa".

Secondo il meteorologo infatti, il vortice sarebbe centrato sul golfo Ligure ed è causa, per tutta la giornata di martedì, di forte instabilità con rovesci e temporali sparsi al Nord e sulle regioni centrali. "Fenomeni possibili, ma meno frequenti, anche sul basso v. Tirrenico e sulla Sicilia settentrionale. Mercoledì ancora rovesci sulle regioni centrali, Campania e Calabria tirrenica, migliora al Nord. Intensi venti occidentali e forti mareggiate, in particolare su Mar di Sardegna e medio-basso Tirreno", spiega Betti sui suoi social.

In realtà questo fenomeno è strettamente legato alle temperature molto elevate del suolo e del mare, che di conseguenza determinano precipitazioni molto forti. L'area del Mediterraneo è sempre stata interessata da cicloni, ciò che è cambiato è la loro frequenza e intensità.

Per classificare i Medicane i ricercatori utilizzano due metodi. Il primo è quello di Tous e Romero, il secondo è quello dei diagrammi di fase di Hart. Riprendendo la definizione di Medicane di Tous e Romero, per parlare di uragano mediterraneo questo dovrebbe soddisfare delle caratteristiche specifiche: un occhio del ciclone ben definito, una simmetria delle nubi attorno all’occhio, una continuità della massa nuvolosa, un diametro inferiore ai 300km e una durata di almeno sei ore.

Uno dei Medicane più analizzati è quello del Maggio 2003 in corrispondenza delle Baleari. I ricercatori di Centro Meteo tuttavia spiegano che oggi è ancora difficile separare i Medicane da altri sistemi mediterranei che hanno un'organizzazione del campo termico e del campo di vento diverse da quelle di un ciclone tropicale.