Messico, oltre 15mila tartarughe d’acqua dolce impacchettate e chiuse in scatoloni: erano destinate al commercio illegale

Un maxi sequestro ha bloccato un traffico illecito di 15mila tartarughe a Città del Messico. Gli animali erano diretti in Cina, ma la Polizia ha fermato il carico: 260 sono morte.
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Alessandro Artuso 18 Maggio 2020

Il guadagno illecito, anche a costo di uccidere degli animali, porta l'uomo a compiere gesti da condannare in tutti i modi possibili. Sono 15.053 le tartarughe impacchettate e chiuse in scatoloni, come se fossero un libro da consegnare a domicilio: la loro partenza era prevista da Città del Messico con destinazione Cina. I contenitori erano stracolmi di questi animali di acqua dolce le cui condizioni igieniche erano pessime, ma per fortuna la Polizia ha fermato il carico nell'aeroporto messicano: 260 esemplari hanno purtroppo perso la vita a causa di spazi ridotti e mancanza di acqua.

Commercio illegale dal Messico alla Cina

La Procura federale per la protezione dell'ambiente (PROFEPA) ha pubblicato le immagini su Facebook per far conoscere alle persone il viaggio della morte di questi esemplari. La scoperta è avvenuta grazie a un'ispezione della tartarughe che erano stipate in 158 confezioni di legno: alla dogana dell'aeroporto la scarsa documentazione sulla spedizione ha determinato qualche sospetto sul commercio illegale.

Centinaia di tartarughe senza vita

In assenza della documentazione necessaria per il trasferimento degli animali, delle autorizzazioni per l'esportazione in Cina e la verifica dell'origine degli esemplari, è scattato il fermo. Successivamente, purtroppo, la scoperta di 14.793 tartarughe vive e di 260 morte per le pessime condizioni. Gli animali sono stati successivamente trasferiti in una struttura a Los Reyes dove riceveranno le cure e l'acqua che per loro è vita.