Messico, uno squalo bianco rimane incastrato nella gabbia dei sub e muore dissanguato

Il video postato su Twitter dell’attivista messicano Arturo Islas Allende mostra un esemplare di squalo bianco che va all’attacco dei sub, ma si incastra tra le sbarre e muore dopo 25 minuti di agonia. “Lo hanno lasciato morire, non vengono rispettate le norme a tutela degli animali”, denuncia Allende.
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Federico Turrisi 12 Dicembre 2019

Lo squalo bianco, considerato una specie a rischio estinzione, è il più grande pesce predatore esistente sul pianeta. Vederlo da vicino dev'essere senza dubbio emozionante, ma ovviamente anche molto pericoloso. Nella riserva della biosfera di Guadalupe, in Messico, la principale attrazione turistica è proprio lui, lo squalo bianco. Ogni anno migliaia di visitatori si calano in acqua all'interno di gabbie per poter ammirare a pochi metri di distanza questo splendido animale.

Purtroppo non sempre tutto procede per il meglio. Di recente si è venuti a conoscenza di un altro incidente che ha causato la morte di un esemplare. Nel video (che, segnaliamo, è piuttosto cruento) pubblicato su Twitter da Arturo Islas Allende, attivista ambientalista messicano, si vede uno squalo bianco rivolgersi contro i sub e rimanere incastrato tra le sbarre della gabbia per le immersioni. A seguito delle ferite riportate lo squalo è morto dissanguato. "È rimasto con la testa tra le sbarre per 25 minuti senza che nessuno abbia provato a liberarlo", denuncia Allende.

Il fatto è avvenuto o scorso ottobre nella gabbia della nave Nautílus, di proprietà di Mike Lever, un imprenditore turistico canadese che, secondo Allende, si è spesso disinteressato le norme a tutela degli animali imposte dallo stato messicano nel 2017. Il punto è che quello è l'habitat dello squalo bianco e noi uomini siamo suoi ospiti, per lo più indesiderati. L'idea di costruire un business sfruttando gli animali selvatici, troppo spesso senza avere alcun rispetto della loro casa, è tutt'altro che condivisibile.