Meteo autunno 2023, tendenza ed eventi estremi: attese due perturbazioni, ma che tempo farà a dicembre?

Pe questa settimana sono attese due perturbazioni, ma già di prevede un’instabilità climatica e un’altalena termica almeno fino a dopo il ponte dell’8 dicembre. La tendenza meteo per l’autunno 2023 prevede una nuova stagione fortemente instabile, con temperature di almeno 1 o 2 gradi superiori alla norma, inframmezzate da brevi incursioni di aria fredda e rischio di eventi estremi. Anche in questa stagione dunque dovremo convivere con le conseguenze della crisi climatica.
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Giulia Dallagiovanna 27 Novembre 2023

Due perturbazioni sono previste per l'Italia durante la prossima settimana. Finalmente insomma sembra arrivato l'inverno anche se, stando alle previsioni, il tempo si manterrà instabile almeno fino a dopo il ponte dell'8 dicembre. Le precipitazioni interesseranno soprattutto il Centro-Sud, il Nordest e l'area alpina, ma potrebbe verificarsi anche qualche nevicata a bassa quota. Le correnti arriveranno principalmente dal Nord Europa, salvo una breve incursione dalla Russia. Vediamo allora come inizia la stagione fredda e cosa dobbiamo attenderci in tempi di instabilità dettata soprattutto dalla crisi climatica.

I primi rovesci, anche intensi, sono attesi già per la notte di martedì 28 novembre 2023, in particolare su Lazio, Campania e Calabria. Assisteremo infatti di nuovo allo scontro tra fronti di alta e bassa pressione che potrebbero dar luogo a fenomeni più intensi della norma.

Dopo la breve tregua di mercoledì, la seconda perturbazione colpirà l'Italia giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre 2023. Questa volta saranno interessate soprattutto le regioni del nord come Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna con forti piogge e nevicate anche sotto i 500 metri di quota. Questa situazione proseguirà almeno fino al weekend.

In generale, dicembre potrebbe aprirsi con un'altalena termica simile a quella che abbiamo già visto durante tutto Novembre, con temperature destinate ad alzarsi e abbassarsi in base alle correnti in arrivo sulla Penisola. Gli ultimi giorni della settimana, ad esempio, il temometro potrebbe addirittura superare i 20 gradi al Sud e in particolare in Sicilia.

Come sarà l'autunno 2023?

È ancora presto per prevedere la tendenza dell'autunno 2023, ma è probabile che a settembre, ottobre e novembre 2023 le temperature risultino di 1 o 2 gradi superiori alla media stagionale. Per l'European Center Medium Weather Forecast il caldo anomalo si farà sentire soprattutto nel primo periodo su tutta l'Europa e l'area del Mediterraneo. Non è quindi da escludere la formazione di supercelle e di conseguenti eventi estremi come nubifragi e inondazioni.

Secondo l'Areonautica militare, però, sarà comunque un autunno più nella norma rispetto agli anni precedenti. Si verificherà un maggior numero di precipitazioni e dovremmo anche arginare in parte il problema della siccità, che si era rivelato preoccupante soprattutto durante lo scorso inverno.

Quando arriva l'autunno in Italia?

L'autunno in Italia arriva con l'equinozio d'autunno, che quest'anno è caduto il 23 settembre alle 08:49. A livello astronomico dunque la stagione è già iniziata. Data e ora vengono calcolate in base alla posizione della Terra rispetto al Sole. Quest'ultimo infatti raggiunge lo zenit dell'equatore e i suoi raggi colpiscono il nostro Pianeta in modo perfettamente perpendicolare. È un evento che segna la fine dell'estate e l'inizio della stagione successiva, l'autunno appunto.

Come spiega il meteorologo Mario Giuliacci, l'autunno non inizia sempre il 21 settembre a causa della differenza tra i giorni del nostro calendario e quelli che impiega effettivamente la Terra per completare una rivoluzione intorno al Sole: 365 e 0,256 giorni. Queste ore di scarto fanno sì che sul nostro calendario la data possa variare tra il 21 e il 23 settembre.

Quando inizia l'autunno climatico?

Dal punto di vista climatico, l'autunno inzia quando le temperature cominciano a calare, a partire dai rilievi montani e dalle aree interne del Nord Italia. La media si attesta attorno ai 18°C-21°C, le massime scendono raramente sotto i 6°C o salgono sopra i 27°C, mentre le minime oscillano di solito tra i 14°C e i 4°C.

La crisi climatica, però, ha reso anche questa stagione instabile e poco prevedibile. È possibile infatti che l'arrivo di un anticiclone africano prolunghi le condizioni climatiche estive e ritardi l'inizio effettivo dell'autunno. Nel 2022, ad esempio, abbiamo avuto il terzo autunno più caldo di sempre a livello nazionale, e il più caldo in assoluto se guardiamo solo alle regioni del Nord. I dati di Cnr-ISAC riportano un +1,27°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni.

Come sarà l'inverno 2023?

Difficile prevedere ora come sarà il meteo dell'inverno 2023-2024, ma è probabile che anche la prossima stagione si riveli più mite rispetto alla norma. Non sono comunque da escludere ondate di freddo e soprattutto nevicate, anche in pianura. La neve è stata la grande assente della passata stagione invernale, arrivando in alcuni casi a far registrare il record del livello più basso degli ultimi 70 anni. Sarebbe davvero importante, invece, che l'inverno che ci attende inverta questa tendenza.

21 novembre: arriva il freddo, per il weekend si prevedono pioggia e gelate

Sta arrivando il freddo, forse la prima ondata artica che preannuncia l'inverno, dopo diversi giorni di caldo anomalo. Una prima perturbazione potrebbe colpire le regioni del Centro e del Sud Italia già a partire da giovedì 23 novembre 2023, ma il vero calo drastico delle temperature è atteso per sabato 25 novembre 2023. Si prevede quindi un weekend piovoso e con qualche gelata. Nulla di sorprendente, considerando che andiamo verso i mesi più freddi dell'anno: straordinario è stata piuttosto l'ondata di calore da cui stiamo uscendo e che, però, sta diventando sempre più frequente persino in autunno e inverno a causa della crisi climatica.

Tra giovedì e venerdì, dunque, dal Lazio alla Calabria e dal Molise alla Puglia saranno interessate da un fronte di bassa pressione che farà scendere la colonnina di mercurio del termometro. Sono attese minime attorno ai 12°C, in Sardegna 14°C, e massime non superiori ai 20°C. Dopo una breve tregua, arriverà la perturbazione vera e propria, attesa già per il fine settimana.

Sabato 25 novembre 2023 il nostro Paese potrebbe essere interessato da un ciclone che si abbatterà soprattutto sul Sud, Sicilia compresa. Ci si aspettano piogge intense e probabili nubifragi. Preparati perché il calo di temperature sarà piuttosto drastico: fino a -10°C  nelle aree appenniniche, a partire dai 1500 metri di quota. In generale, lungo tutta la penisola, di notte i valori scenderanno fin sotto lo zero.

Un'importante cambio, dopo questi giorni soleggiati e caratterizzati da temperature miti. Un'instabilità che dimostra una volta di più come siamo nel pieno della crisi climatica.

14 novembre: il caldo anomalo arriva anche a novembre

L'estate di San Martino alla fine è arrivata: prima e dopo l'11 novembre abbiamo avuto giornate di sole e temperature miti, che proseguiranno ancora almeno fino a giovedì 16 novembre 2023, quando potrebbe arrivare un fronte di bassa pressione dall'area atlantica. A partire dalla serata si attendono dunque precipitazioni, repentino calo termico e forti venti. Ma non è detta l'ultima parola, perché per il weekend è atteso un ritorno dell'alta pressione in arrivo dall'Africa e che potrebbe interessare anche il nostro Paese. In autunno dunque si sta riproponendo quell'alternanza di freddo e caldo a cui abbiamo assistito durante l'intera estate e che è causato principalmente dalla crisi climatica in corso.

Questo caldo anomalo per il mese di novembre è percepibile soprattutto in alta quota, dove lo zero termico potrebbe raggiungere i 4mila metri. All'atto pratico, significa che difficilmente assisteremo a nevicate a bassa e media quota e che i ghiacciai sono nuovamente in pericolo a causa di un manto nevoso fortemente instabile e troppo sottile per proteggerli. Attenzione quindi anche al rischio di distaccamenti e valanghe.

La fase di perturbazione, invece, inizierà nella tarda serata di giovedì 16 novembre, con nubi sparse e qualche leggero rovescio su Alpi, versante tirrenico e Sardegna. La vera ondata di maltempo arriverà il giorno successivo, venerdì 17 novembre 2023, quando investirà tutta la Penisola. Ma sarà una breve parentesi: sabato 18 novembre 2023 tornerà il sole, sebbene il clima risulterà piuttosto freddo.

Chi abita nella Pianura Padana, poi, potrebbe notare un po' di nebbia e soprattutto le prime gelate.

6 novembre: in arrivo due nuove perturbazioni, quando colpiranno?

La tregua del weekend è solo temporanea, a partire da domani, martedì 7 novembre 2023, arriveranno in Italia due perturbazioni che potrebbero mettere di nuovo a rischio la tenuta degli argini di fiumi e torrenti. Il secondo fronte, in particolare, atteso per giovedì 9 novembre 2023, potrebbe rivelarsi più intenso del precedente. Al momento non sono ancora state diramate allerte da parte della Protezione Civile, ma non è da escludere che gli avvisi potrebbero arrivare nelle prossime ore.

Te ne sarai accorto anche tu, a partire dalla scorsa estate, se non prima, viviamo con il fiato sospeso in attesa di capire quanto potrà essere violento il prossimo nubifragio. Questa situazione non è normale, nè legata unicamente alla stagione: l'aumento degli eventi estremi è una conseguenza della crisi climatica.

Fino al weekend dunque il nostro Paese è a rischio venti forti, precipitazioni intense di origine atlantica e mari molto mossi. Domani saranno interessate soprattutto le regioni del Centro e poi del Sud, Isole maggiori comprese. L'area dove è prevista la situazione più critica è quella tra Lazio e Campania.

Giovedì 9 novembre, invece, il maltempo potrebbe investire di nuovo il Nord e, in particolare, Liguria e Toscana. Il giorno successivo, venerdì 10 novembre, il fronte si sposterà invece verso il Centro e poi il Sud, lungo la costa tirrenica. Tornerano inoltre le nevicate sulle Alpi già a partire dai 1200 metri di altezza.

La famosa Estate di San Martino, quel breve periodo di bel tempo e temperature più miti che di solito si verfica attorno all'11 novembre, quest'anno potrebbe non arrivare. Il termometro infatti segnerà valori più autunnali, con massime di 17°C al Nord, 22°C al Centro e 26°C nelle regioni del Sud.

31 ottobre: la tempesta Ciaran è in arrivo anche in Italia

Dopo l'intensa perturbazione che sta colpendo le regioni del Nord, provocando, tra le altre cose, l'esondazione del Seveso a Milano, giovedì 2 novembre 2023 è previsto l'arrivo della tempesta Ciaran che porterà con sè vento molto forte, rovesci intensi e mareggiate violente. Allo stesso tempo, però, le regiomi del Sud potrebbero conoscere un nuovo picco di caldo, fino a 31°C, a partire dalle prossime ore. L'Italia appare di nuovo divisa in due, interessata da piogge eccessive a Nord e alle prese con temperature anomale al Sud. Questa situazione conferma la vulnerabilità della nostra Penisola alle conseguenze della crisi climatica.

Come Celine, anche la tempesta Ciaran è di origine Atlantica. In particolare, proviene da un vortice ciclonico che si è stabilizzato sopra le Isole Britanniche e l'Irlanda, spingendo verso l'Europa nord occidentale le correnti che provocano i rovesci. Di nuovo, il fronte della perturbazione transiterà sopra il Portogallo, la Spagna e la Francia prima di raggiungere il nostro Paese.

Dopo una breve tregua, dunque, che potrebbe garantirci un mercoledì 1 novembre soleggiato, saremo di nuovo in preda a piogge e rischio nubifragi. Saranno interessate le regioni a Nord Ovest e, in particolare, la Liguria e l'area della Lunigiana e della Garfagnana in Toscana e l'entroterra della Sardegna. Altri rovesci sono poi attesi in Veneto e Friuli Venezia-Giulia. Al momento però la Protezione Civile non ha ancora diramato una possibile allerta meteo per la seconda parte della settimana.

Oltre alla possibilità di temporali e piogge violente, causati dallo scontro tra fronti d'aria fredda e fronti d'aria calda, sono previsti venti fino a 100 km/h su Mar Ligure e Mar di Sardegna. Una nota positiva sono invece le nevicate, che potrebbero verificarsi a partire dai 1300 metri di quota e diventare particolarmente intensi dopo i 2000 metri.

Ci attende quindi una festa di Ognissanti tranquilla e, a seguire, un finire di settimana piovoso. Nel frattempo le immagini di Milano allagata e dei torrenti emiliani in piena ci ricordano che bisogna fare molto di più per contrastare e mitigare le conseguenze della crisi climatica, a partire dall'abbandono dei combustibili fossili.

30 ottobre: per quali regioni è stata diramata l'allerta rossa o arancione?

Oggi, 30 ottobre 2023, è già un lunedì nero per diverse regioni d'Italia colpite da un'intensa perturbazione generata da un fronte ciclonico che si è stabilito sull'Irlanda. Già a metà mattina si segnalano le prime esondazioni nel Piacentino e nel Parmense. La Protezione Civile ha diramato l'allerta rossa per le aree meridionali dell'Emilia-Romagna e l'allerta arancione per il resto della regione, seguita da Triveneto, Lombardia, Liguria e Toscana. Le scuole restranno chiuse in più di 80 comuni. Nel pomeriggio si prevede un ulteriore peggioramento del meteo. Oggi è anche il quinto anniversario della tempesta Vaia, che è stata definita l'11 settembre delle foreste italiane. Oggi, ancora una volta, gli eventi estremi ci ricordano che non stiamo facendo abbastanza contro la crisi climatica.

A Piacenza, il borgo di Mareto, nel comune di Farini, è stato sommerso da fango e acqua del torrente Nure, un affluente del Po, che è esondato. Sul torrente Sporzana, nel Parmense, è invece crollato un ponte all'altezza di Ozzanello. Altri ponti sono poi stati chiusi per precauzione. Una situazione che richiama subito alla mente le immagini dell'alluvione del 2015 che provocò diversi milioni di euro di danni e tre morti.

Alle prese con le piogge intense è anche la Liguria centrale, ampie aree dell'Appennino ligure e toscano, sul Veneto e su Friuli Venezia-Giulia. Nel pomeriggio è atteso un ulteriore peggioramento, soprattutto al Nord. Le aree coinvolte saranno le medesime della mattinata, dalla Liguria e Toscana settentrionale fino all'Emilia Centro-Occidentale. A pochi mesi si distanza dall'alluvione in Romagna, si teme di nuovo per il rischio idrogeologico e per la possibilità di alluvioni. Diverse scuole in Emilia, Liguria e Toscana rimarrano chiuse. Per il momento, l'area di Genova e la rispettiva costa risultano più protette dalla perturbazione grazie alla presenza dello Scirocco che sta soffiando venti fino a 80 km/h, aumentando però il rischio di caduta alberi.

Questa perturbazione è un effetto della tempesta Celine che, spinta dal vortice ciclonico che si è stabilito sull'Irlanda, è arrivata in Italia passando prima per Portogallo, Spagna e Francia. Sono previsti fino a 200 millimetri di pioggia in 24 ore sul nostro Paese. Il maltempo lascerà gradualmente l'Italia a partire da domani, martedì 31 ottobre.

Domani quindi capiremo quanti danni ha fatto, questa volta, il nostro ritardo sulla crisi climatica.

24 ottobre: è arrivato il ciclone dall'Islanda, per quanto tempo pioverà?

Il ciclone che si è formato tra Islanda e Regno Unito ha ufficialmente raggiunto l'Italia, decretando l'arrivo del freddo e l'inizio dell'autunno. Oggi, martedì 24 ottobre, diverse regioni italiane si sono svegliate sotto una pioggia non troppo intensa, ma incessante. Liguria e Toscana hanno diramato l'allerta arancione e alcune scuole resteranno chiuse, mentre per altre come Lazio e Friuli Venezia-Giulia è stata prevista un'allerta gialla. Questa prima ondata di maltempo potrebbe attenuarsi mercoledì 25 ottobre, ma già dal giorno successivo è in arrivo una nuova perturbazione. Sembrano in realtà i primi segnali di un autunno più nella norma rispetto a quanto abbiamo conosciuto fino a questo momento.

Gli esperti del ilmeteo.it hanno dichiarato che la "porta atlantica" si è ufficialmente aperta. Significa cioè che ora da ovest inizieranno ad arrivare fronti di aria fredda e bassa pressione che porteranno precipitazioni e maltempo sull'area del Mediterraneo. Un fatto piuttosto normale, considerando che siamo già in pieno autunno e ci avviamo verso la stagione più fredda dell'anno. Al momento il vortice ciclonico si è stabilito tra l'Islanda e le Isole Britanniche: quello che accade in quelle zone, dunque, sarà un'anticipazione di ciò che si verificherà successivamente anche nel nostro Paese.

In generale si può dire che la situazione attuale è piuttosto in linea con l'autunno: pioggia insistente, ma di intensità non preoccupante. Sarà però importante capire come la situazione evolverà nelle prossime ore, visto che ormai le notizie di nubifragi e allagamenti lungo la Penisola sono sempre più frequenti. Nel frattempo, Toscana e Liguria hanno alzato il livello di allerta ad arancione anche per il rischio idrogeologico. A Massa, Livorno e Grosseto e in altri 11 comuni i sindaci hanno scelto di tenere le scuole chiuse. Preoccupazione elevata anche in Liguria, per il timore di possibili allagamenti a Genova.

La Protezione civile ha diramato l'allerta gialla per Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Molise, Umbria, Friuli Venezia-Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. In queste regioni è stata aumentata l'attenzione anche per rischio idrogeologico e idraulico.

Dobbiamo quindi aspettarci la pioggia per tutta la settimana? Parrebbe proprio così. La perturbazione che al momento sta interessando le regioni del Nord si sposterà nel corso della giornata verso il Centro e, in particolare, lungo la costa tirrenica dove potrebbe rimanere anche per tutta la giornata di mercoledì 26 ottobre. Giovedì 27 ottobre arriverà invece una nuova perturbazione, sempre con tanta pioggia. Il weekend potrebbe invece risultare un po' più soleggiato, soprattutto al Sud, con qualche rovescio al Nord. Ma è ancora presto per esserne certi.

Non dobbiamo comunque dimenticare che ottobre è il mese più piovoso dell'anno ed è quindi del tutto normale assistere a un susseguirsi di perturbazioni. Meno nella norma è stato invece il caldo anomalo che abbiamo avvertito nella prima parte del mese e che nelle regioni del Sud è rimasto fino a pochi giorni fa. Pensa che tra il 22 e il 23 ottobre, in Calabria e in Sicilia i vigili del fuoco erano ancora alle prese con incendi da spegnere.

20 0ttobre: la tempesta Babet raggiunge l'Italia

Nel weekend e già a partire da stasera, venerdì 20 ottobre 2023, è in arrivo in Italia la tempesta Babet, che ha già colpito Irlanda e Regno Unito causando gravi problemi. Sono previste piogge molto intense, con possibili nubifragi e allagamenti e venti fino a 100km/h. Ci attende un weekend piovoso almeno fino a domenica 22 ottobre, quando il meteo potrebbe virare verso il bello.

Mercoledì scorso diverse città dell'Irlanda del sud erano in allerta arancione per l'arrivo della tempesta Babet. Tra queste, anche Cork e Midleton dove le precipitazioni violente hanno provocato inondazioni, con i cittadini costretti a spostarsi in canoa attraverso strade completamente sommerse. Per il sindaco di Cork, Frank O'Flynn, si è trattato del peggiore alluvione degli ultimi anni, con 94 millimetri di pioggia caduti in 24 ore, come lui stesso ha riferito alla BBC.

Un copione simile si è poi ripetuto in Scozia, dove il Met Office del governo britannico ha emanato l'allerta rossa. Un fatto piuttosto raro per aree da sempre abituate alle piogge frequenti. Episodi che mostrano chiaramente come quanto stia accadendo da un punto di vista meteorologico sia il risultato di una crisi climatica di cui in tutti questi anni non ci siamo interessati.

A partire da venerdì 20 ottobre dunque la tempesta Babet raggiungerà anche l'Italia, a partire dalla Liguria e dal Piemonte. Nel tardo pomeriggio si sposterà sulla Lombardia e Triveneto. A seguire, potrebbe raggiungere il Centro Sud e la Sardegna. La nostra Penisola, però, potrebbe ritrovarsi nuovamente divisa in due, con le regioni più a Sud, come Sicilia e Calabria, alle prese con un caldo anomalo che potrebbe toccare anche picchi di 33°C.

La Protezione Civile intanto ha diramato l'allerta arancione per tre regioni (Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna) e l'allerta gialla per altre 9, tra cui Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Toscana.

16 ottobre: arriva il freddo, drastico calo delle temperature

Nel caldo anomalo di ottobre irrompe l'autunno. L'anticiclone africano inizia a cedere sotto la spinta delle correnti fredde in arrivo dall'Atlantico e per i prossimi giorni si attendono piogge e temporali soprattutto al Centro-Sud. Il Nord sarà invece alle prese con un drastico abbassamento delle temperature, che scenderanno sotto i 20°C. Già a partire da oggi, lunedì 16 ottobre 2023, per due regioni, Basilicata e Calabria, è stata diramata l'allerta gialla. Attorno a metà settimana, però, il meteo potrebbe nuovamente cambiare, con una risalita di aria calda sempre dal Nord Africa. Una continua instabilità che dimostra come l'Italia sia tra i Paesi europei più direttamente soggetti alle conseguenze della crisi climatica.

Per la giornata di oggi, 16 ottobre, dunque, la Protezione Civile ha diramato un bollettino meteo con allerta gialla per alcune zone più a rischio di precipitazioni. Si tratta del versante tirrenico della Calabria, dove si avverte anche sul rischio idrogeologico, e l'area più a sud ovest della Basilicata. Più in generale, l'Italia verrà investita da un ciclone che causerà un abbassamento delle temperature anche di 10 o 15 °C, con piogge e temporali soprattutto su Basilicata, Calabria, ma anche Lazio, Molise, Puglia, Abruzzo e Sardegna. Resiste la Sicilia, dove dovrebbe manifestarsi solo qualche nube mentre le temperature saranno ancora estive.

Le probabilità di piogge caleranno ulteriormente domani, martedì 17 ottobre 2023, a partire dal pomeriggio. Ma il vero cambio di passo si verificherà tra mercoledì 18 e venerdì 20 ottobre, quando un ritorno dell'alta pressione dall'Africa produrrà un nuovo aumento delle temperature, soprattutto al Sud.

Dunque fa freddo, ma non piove: l'autunno arriva, ma non completamente. Di questo passo sarà complicato sanare la crisi idrica che l'Italia vive ormai da due anni. E a metà settimana, le temperature saliranno nuovamente. Di fronte a questa costante instabiità, è necessario individuare efficaci misure di mitigazione dei danni ma anche ridurre le emissioni di gas a effetto serra, per la maggior parte derivanti dai combustibili fossili, le principali responsabili della crisi climatica in corso.

9 ottobre: perché il 2023 potrebbe essere l'anno senza inverno

L'autunno vero potrebbe iniziare tra il 15 e il 20 ottobre, ma è altamente probabile che il 2023 si riveli l'anno senza inverno. Una previsione drammatica, va detto chiaramente, fatta sulla base dei dati del Centro Europeo di Reading (ECMWF): le temperature saranno di almeno 2°C superiori alla norma durante tutti i mesi autunnali e invernali, non si verificheranno nevicate in pianura e persino durante il pranzo di Natale avremo caldo. A questo scenario starebbe forse contribuendo anche El Niño, ma è sicuramente una conseguenza evidente del riscaldamento globale e della crisi climatica.

Un anno intero senza inverno, dunque, è quello che potrebbe attenderci nel 2023. È una lettura avanzata dal meteorologo Antonio Sanò, fondatore de IlMeteo.it, sulla base dei dati raccolti dall'ECMWF e degli aggiornamenti che il centro emette con cadenza mensile. Il bollettino è piuttosto chiaro: l'intero Pianeta si ritroverà con valori termici ben superiori alla media stagionale degli ultimi 30 anni.

Con queste condizioni, si riducono le possibilità di precipitazioni e soprattutto di nevicate, facendo temere per un nuovo inverno senza neve sulle montagne e con i ghiacciai già ridotti all'osso. Le Isole Maggiori, ovvero Sardegna e Sicilia, devono invece prepararsi a un'estate ininterrotta dopo i picchi superiori ai 40° che hanno vissuto tra giugno a agosto scorsi. Si suderà anche in tutte le regioni del Centro Sud, da Roma in giù. Autunno e Inverno 2023 sono candidati a diventare i più caldi mai registrati.

Autunno e Inverno 2023 potrebbero rivelarsi i più caldi mai registrati

Ma mentre ci prepariamo a un Natale in maniche corte, veniamo alle previsioni per la settimana appena iniziata. Il bel tempo proseguirà ancora almeno fino a venerdì 15 ottobre 2023, a causa del permanere dell'anticiclone africano sull'Italia. Verso metà mese potremmo però assistere a un repentino cambio del meteo, dovuto all'arrivo della Depressione d'Islanda: un ciclone subpolare che si forma sull'Oceano Atlantico settentrionale e si stabilisce sull'isola del Nord, condizionando tutto il clima europeo.

Un fronte di bassa pressione, dunque, che decreterà l'inizio dell'Autunno climatico con l'elevata possibilità di precipitazioni a partire dal Regno Unito e poi, a scendere, in Francia, Spagna e Italia. Sono attesi rovesci, anche violenti. Non dimenticare, infatti, che lo scontro tra un fronte di alta pressione e l'arrivo dell'aria fredda aumenta le probabilità di temporali intensi, nubifragi, grandinate ed eventi estremi in generale.

L'estate infinita, le precipitazioni violente e gli eventi estremi che si verificano con sempre maggiore frequenza sono tutte conseguenze del riscaldamento del Pianeta. E non dobbiamo dimenticare che la crisi che viviamo oggi è fortemente determinata dalle emissioni di gas serra di origine antropica, cioè prodotte da noi.

2 ottobre: quando finirà l'"ottobrata" che sta portando picchi superiori ai 30°C?

Il mese di ottobre inizia all'insegna dell'"ottobrata", causata dalla permanenza dell'anticiclone africano Apollo sul nostro Paese. Sarà quindi un periodo caratterizzato da una stabilità atmosferica e temperature più estive che autunnali. In alcune città si arriverà anche a superare i 30°C e, secondo le previsioni, questo caldo anomalo perdurerà almeno fino a mercoledì 4 ottobre 2023, quando potrebbero verificarsi qualche piovasco sulle regioni del Nord-Est, e giovedì 5 ottobre, con possibili rovesci invece sulle aree del Nord-Ovest. Per quanto l'ottobrata sia un fenomeno tipico di questo periodo dell'anno, le temperature eccessive che si registrano già almeno dal 2017 sono una causa della crisi climatica.

Ma cos'è l'ottobrata? È un periodo tipico del mese di ottobre, come suggerisce appunto il nome, in cui domina l'alta pressione portando a giornate soleggiate, assenza di piogge e temperature estive. Il termine ha origine antiche, deriva infatti dalle feste romane che si tenevano in questi giorni per celebrare la fine della vendemmia e del raccolto. Alla fine dunque di settimane di duro lavoro in cui si raccoglieva il frutto degli sforzi di un anno, ci si concedeva una pausa che poteva anche corrispondere a una piccola processione fuori porta con carri decorati con campanacci: l'ottobrata.

Proviamo ora a capire cosa ci attende nei prossimi giorni. Già a partire da oggi, lunedì 2 ottobre 2023, alcune zone d'Italia sperimenteranno temperature più simili a quelle di agosto che di ottobre. Su Pianura Padana, Sicilia, Sardegna, Toscana e Lazio, infatti, sono attesi picchi anche di 32-33°C. Le due città più calde saranno probabilmente Roma e Firenze. Il termometro quindi segnerà fino a 9°C o 10°C in più rispetto alla media stagionale.

Lo scenario rimarrà invariato almeno fino a mercoledì 4 ottobre, quando assisteremo a una breve e rapida incursione della coda di un fronte atlantico. Potrai quindi vedere la formazione di nubi a partire dalle aree di pianura del Veneto e del Friuli Venezia-Giulia, che si sposteranno il giorno successivo su Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, soprattutto i settori alpini. Si registreranno di conseguenza un leggero calo delle temperature e occasionali piovaschi.

In ogni caso non possiamo ancora parlare di inizio ufficiale dell'autunno, quanto meno dal punto di vista del clima, considerando che l'anticiclone africano non verrà scalzato. Già a partire da venerdì e poi dalla giornata di sabato 8 ottobre, le temperature dovrebbero salire di nuovo e ci attende un weekend in gran parte soleggiato. Insomma, l'ottobrata potrebbe essere ancora lunga.

Nonostante i periodi di stabilità in ottobre rientrino nella norma della stagione, le temperature anche di 10°C superiori alla media, provocate da un anticiclone africano, sono l'ennesima manifestazione di una crisi climatica ormai ampiamente in corso.

27 settembre: come sarà la stagione appena iniziata?

È ancora presto per dire con certezza come sarà l'autunno 2023, ma intanto possiamo affermare che la tendenza di questi giorni è verso il prolungamento dell'estate anche a settembre e ottobre. La settimana che stiamo vivendo è caratterizzata da un Ciclone equinoziale che ha portato a una fase di stabilità e a un progressivo ritorno del caldo. Al Centro-Nord sono attesi picchi di temperatura superiori ai 30°C, mentre il Sud sarà ancora alle prese con il maltempo e con acquazzoni sparsi e di breve durata. Il caldo anomalo ci dimostra che le conseguenze della crisi climatica si manifesteranno anche durante la stagione che sta per arrivare. Tra i rischi di questa situazione ci sono l'aumento degli eventi estremi e un nuovo periodo di siccità.

A partire da giovedì 28 settembre 2023, si intensificherà l'alta pressione africana in arrivo dal Marocco che si è già stabilita sulla nostra Penisola. Ci attende un weekend di sole, con domenica 1 ottobre e lunedì 2 ottobre 2023 che si riveleranno probabilmente le giornate più calde. A Bolzano e a Firenze, ad esempio, sono attesi 32°C mentre a Forlì addirittura 33°C. Le regioni del sud dovranno invece fare i conti con qualche rovescio sparso, ma probabilmente di breve durata e non assimilabile ai nubifragi che hanno interessato altri Paesi del bacino Mediterraneo come la Libia o la Grecia.

L'autunno dovrebbe essere la stagione più piovosa di tutto l'anno e aprire la porta alle nevicate invernali. L'autunno 2023 invece inizia con una decisa instabilità meteo dove con i rovesci della prima metà di settembre sono arrivati anche nuovi nubifragi e, di seguito, giorni di caldo anomalo. Un segnale di come la crisi climatica stia ormai cambiando tutta la nostra quotidianità.