Migliaia di cavalle incinte picchiate e maltrattate in Islanda: ecco cosa succede nelle “fattorie del sangue”

L’Animal Welfare Foundation ha indagato su numerosi allevamenti islandesi, le “fattorie del sangue”: alle cavalle gravide vengono prelevati ogni settimana circa 5 litri di sangue. La ragione? Estrarre l’ormone eCG, utilizzato all’interno di farmaci somministrati negli allevamenti intensivi per aumentare la fertilità.
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Martina Alfieri 25 Novembre 2021

Almeno 5000 cavalle gravide sono sfruttate nelle “fattorie del sangue”, in Islanda. Sull’isola, gli allevamenti equini sono molto diffusi e contribuiscono all’economia del paese, che impiega gli animali nello sport, nel turismo e nell’industria della carne. In pochi, però, sono a conoscenza di una pratica fortemente contestata dagli animalisti: il prelievo di sangue dalle femmine gravide per l’estrazione di un particolare ormone, l’eCG (gonadotropina corionica equina).

L’Animal Welfare Foundation (AWF) ha di recente pubblicato gli esiti di un’indagine condotta all’interno di 100 “fattorie del sangue” islandesi: le cavalle sottoposte ai prelievi di sangue vivrebbero spesso in condizioni che violano le leggi sul benessere animale. A ciascun esemplare vengono sottratti 5 litri di sangue alla settimana, per un periodo limite di dieci settimane; in alcune riprese, inoltre, vengono mostrati gli operatori delle fattorie mentre compiono maltrattamenti nei confronti delle cavalle, picchiandole e spostandole con l'aiuto dei cani.

Poiché solo i veterinari sono autorizzati ad effettuare le raccolte di sangue, secondo la legge islandese dovrebbero intervenire immediatamente in caso di violazioni del benessere degli animali e denunciarle all'autorità veterinaria. Tuttavia, questo non accade perché i veterinari guadagnano bene anche dal business del sangue, come ci hanno confermato gli informatori”, racconta Sabrina Gurtner, responsabile del progetto di AWF e Tierschutzbund Zürich (TSB), come riportato da Animal Equity.

L’esportazione e il commercio dell’ormone eCG, utilizzato in farmaci veterinari per migliorare le prestazioni riproduttive e la fertilità di bovini da latte e da carne, ovini, caprini e soprattutto suini all’interno degli allevamenti intensivi, secondo l’Animal Welfare Foundation arrivano ad alimentare un mercato multimilionario. Arnthor Gudlaugsson, CEO di Isteka, azienda farmaceutica islandese, ha confermato all’AWF che la produzione è triplicata dal 2009, per un fatturato di circa 10 milioni di euro all’anno.

L'attività è in espansione da anni grazie alla richiesta delle aziende farmaceutiche, come MSD/Intervet e Ceva Santé Animale, e dei allevatori di animali dell'UE”, afferma York Ditfurth, membro del consiglio di AWF|TSB.

A seguito delle indagini e delle crudeltà a cui ha assistito, l’Animal Welfare Foundation, insieme ad altre organizzazione impegnate per il benessere animale, torna a chiedere alla Commissione Europa di bandire una volta per tutte il commercio e l’estrazione dell’eCG, pratica invasiva e dannosa per le cavalle.