Miracolo in mare a Ragusa: disperso per 20 ore, Federico Ottaviano torna a riva da solo

Disperso in mare per oltre 20 ore, Federico Ottaviano è riuscito a tornare a riva da solo dopo essere stato trascinato via dalla corrente al largo di Cava D’Aliga. Il 67enne veterinario siciliano ha combattuto contro il mare, sopravvivendo grazie alla lucidità e all’acqua calda.
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Redazione 17 Giugno 2025

Una storia che ha dell’incredibile arriva dalla Sicilia: Federico Ottaviano, 67enne veterinario di Palermo, è stato dato per disperso in mare per oltre 20 ore prima di riuscire, con uno sforzo straordinario, a raggiungere la riva da solo. L’uomo era scomparso domenica 16 giugno nelle acque di Cava D’Aliga, nel Ragusano, durante una giornata in barca a vela.

I soccorsi erano stati immediati: elicotteri, motovedette e pattugliamenti hanno setacciato per ore la zona, ma senza alcun esito. Le speranze si stavano spegnendo quando, lunedì mattina, Ottaviano è ricomparso miracolosamente sulla costa di Marina di Modica, nei pressi di Punta Regilione, a decine di chilometri dal punto in cui era scomparso.

La dinamica

Secondo il racconto del protagonista, tutto è iniziato con un tuffo dalla sua imbarcazione a vela. Il timone bloccato in modalità autopilota e le forti correnti lo hanno subito allontanato, fino a farlo sparire dalla vista degli amici presenti a bordo.

Da quel momento, è iniziata un’odissea durata oltre 20 ore in mare aperto, in balia delle correnti. L’allarme è scattato alle 16, ma le ricerche si sono protratte per tutta la notte, con condizioni che rendevano difficile localizzarlo.

Il ritorno: "Mai perso la lucidità, ho seguito la corrente"

A raccontare quei momenti drammatici è stato lo stesso Ottaviano, ai microfoni di Videoregione:

"Gli elicotteri non mi vedevano. Mi sono lasciato trasportare, fortunatamente l’acqua era calda. Non ho mai perso la lucidità, anche se la corrente mi spingeva lontano."

L’uomo ha spiegato di aver utilizzato la tecnica del galleggiamento supino per risparmiare energie, alternando brevi nuotate per cercare di avvicinarsi gradualmente alla costa. Il mare calmo e la sua esperienza hanno fatto il resto.

I soccorsi e il sollievo dei familiari

Intorno alle 12 del giorno dopo, alcuni operai lo hanno avvistato nei pressi di un resort a Marina di Modica. Era stremato ma vivo. La prima richiesta:

"Datemi da bere e un telefono per chiamare casa."

Immediatamente assistito sul posto, è stato poi trasportato dai sanitari del 118 all’ospedale di Modica per controlli, dove è stato giudicato in condizioni tutto sommato buone.

Un lieto fine che ha commosso l’Italia

Per familiari, amici e i tanti soccorritori coinvolti, l’apparizione improvvisa di Federico Ottaviano è stata una notizia meravigliosa. Un caso raro di sopravvivenza in mare, dove la lucidità mentale, le condizioni favorevoli del mare e un pizzico di fortuna si sono uniti in un finale a lieto fine.