
Hai mai visto nella tua vita i cosiddetti ricci dalle spine lunghe, o Diadema antillarum? Questa specie si trova soprattutto nelle acque caraibiche e lungo le coste degli Stati Uniti d'America. Già negli anni precedenti si era verificato un fenomeno del genere, ma adesso un'equipe multidisciplinare di ricercatori/biologi marini della University of South Florid ha scoperto la reale causa di questo fenomeno. Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science Advances.
Ma cosa hanno scoperto i ricercatori? Il fenomeno verificatosi è stato causato da un patogeno unicellulare chiamato "scuticociliato", che avrebbe causato la mortalità di massa di Diadema antillarum nel Mar dei Caraibi. Come segnala il team di ricercatori "Gli animali hanno iniziato a perdere letteralmente la spina dorsale nel giro di pochi giorni e a morire in massa nel gennaio 2022, scatenando uno sforzo di tutti per capirne il motivo. Il cimitero dei ricci è iniziato nelle Isole Vergini americane e si è esteso per migliaia di chilometri tra i Caraibi e la costa orientale della Florida".
Secondo lo studio, questi esemplari di ricci di mare hanno iniziato a perdere la spina dorsale nel giro di pochi giorni e a morire in massa nel gennaio 2022. Pensa che nelle Isole Vergini c'è un vero e proprio cimitero dei ricci, che si è esteso per migliaia di chilometri tra i Caraibi e la costa orientale della Florida.
"Siamo più che entusiasti di essere arrivati in fondo al mistero del 2022 e un po' stupiti di esserci riusciti così rapidamente", ha dichiarato Breitbart, autore senior dello studio su Science Advances ed esperto di genomica marina. "Avevamo un'ottima squadra a disposizione e gli strumenti necessari per fare l'equivalente della scienza oceanica di un'indagine forense".
Gli studiosi del team di ricerca hanno scoperto l'agente killer dei ricci marini inserendo il patogeno all'interno di una vasca contenente esemplari di Diadema antillarum. Così facendo, hanno potuto verificare che si è trattato proprio dello scuticociliato. Pur essendo soddisfasti della scoperta, mancano ancora numerose risposte sul tema: Questo ciliato è nuovo nell'area o era già presente prima dell'estinzione? Se era già presente, quali condizioni ambientali ne hanno favorito la crescita e perché ha infettato i ricci? Può colpire altre specie di ricci? È presente nell'ambiente quando i ricci non ci sono?
Crediti foto: Rivista Science.org