
Negli allevamenti scozzesi si sta verificando una vera e propria moria di salmoni, ma le cause che l'hanno determinata non sono ancora chiare. Gli allevatori hanno attribuito il fenomeno all'aumento insolito di micro-meduse, mentre le associazioni di ambientalisti sono pronte a scommettere sul legame con le drammatiche condizioni di sovraffollamento in cui versano gli allevamenti.
A essere certi sono però i dati su questa strage silenziosa: secondo il Fish Health Inspectorate – il servizio ufficiale del governo inglese sulle malattie degli animali acquatici in Inghilterra e Galles – da gennaio a novembre 2022 negli allevamenti scozzesi sono stati segnalati 15 milioni di salmoni morti negli allevamenti scozzesi, causati da malattie, parassiti e meduse. Per darti un'idea del significato di questi numeri nel 2021 i pesci morti sono stai 8,58 milioni, quasi la metà di quelli registrati nel 2022.
Da una parte gli allevatori, dall'altra gli ambientalisti. Le versioni sul perché nelle acque scozzesi stiano morendo milioni di salmoni sono diverse. I primi sostengono che la causa sia da rintracciare nell'aumento insolito di meduse nelle acque britanniche, che pure è stato documentato.
Secondo Marine Conservation Society tra il 1 ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 sono stati segnalati 1.315 avvistamenti di meduse. Oltre agli 0tto tipi frequenti in queste aree, ne sono stati individuati altri tre meno comuni. Il riscaldamento climatico e le acque più calde starebbero infatti attraendo varietà di meduse tipiche di aree tradizionalmente meno fredde.
Sebbene l'aumento di meduse sia un fatto, per gli ambientalisti non basta a spiegare quello che sta accadendo negli allevamenti scozzesi. Tra questi Abigail Penny, direttore esecutivo di Animal Equality Uk, ha puntato il dito sul sovraffollamento "innaturale" esistente negli allevamenti e ha invitato i consumatori a "boicottare" il pesce prodotto in questo modo:
"I decessi nei recinti dei pesci hanno raggiunto livelli record per una serie di ragioni – ha dichiarato Penny – tra cui un forte aumento delle malattie infettive tra i pesci che vengono stipati in gabbie sovraffollate in modo innaturale, nonché una scarsa salute delle branchie e trattamenti approssimativi per rimuovere i pidocchi dalle acque infestate".
Il portavoce di Fish Health Inspectorate ha spiegato come "i rapporti sulla mortalità dei salmoni elenchino diversi fattori – ad esempio problemi alle branchie, infezioni batteriche o virali, manipolazione o predazione – per cui non è sempre possibile attribuire la mortalità a una causa specifica".
È però certo che la salute delle branchie rappresenti uno dei problemi maggiori per la sopravvivenza di questi pesci, così come certo è l'aumento registrato nel 2022 "di problemi ambientali, tra cui le fioriture di meduse e plancton, e di infezioni batteriche come causa di mortalità".
Quella del salmone è un'industria che muove miliardi sterline nel Regno Unito. Pensa che i salmoni costituiscono il 29% di tutto il pesce venduto ai consumatori britannici, che lo scorso anno hanno speso 1,2 miliardi di sterline per esportarlo.
Anche le esportazioni di salmone rappresentano per la Scozia un'entrata non trascurabile: secondo Sea Shepherd – un'organizzazione internazionale senza scopri di lucro a difesa degli oceani – la Scozia è il terzo allevatore mondiale di salmone atlantico. Solo nei primi sei mesi del 2021 – riporta HM Revenue and Customs (HMRC) – il Paese ha esportato 33.638 tonnellate di salmone fresco nell'Ue, per un valore di 215,5 milioni di euro.