Negli ultimi 40 anni, in Europa, 600 milioni di uccelli sono scomparsi a causa dell’inquinamento

Un recente studio condotto dalla Società reale britannica per la protezione degli uccelli e dalla Società ceca di ornitologia, ha lanciato l’allarme sugli effetti nocivi che hanno l’inquinamento e i prodotti chimici usati in agricoltura sui volatili: negli untimi 40 anni si è verificata una perdita netta di 600 milioni di uccelli in Europa.
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Gaia Cortese 22 Novembre 2021

Non lasciano tranquilli i sempre più numerosi studi che lanciamo un chiaro allarme sul rischio di estinzione che minaccia diverse specie di volatili. Dopo il recente aggiornamento della Lista rossa dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn), per cui su 544 specie di uccelli in Europa, almeno una su cinque è da ritenersi minacciata, arriva un altro studio a lanciare l’allarme sugli effetti nocivi che hanno l’inquinamento e i prodotti chimici usati in agricoltura sui volatili.

Lo studio, condotto dai ricercatori della Società reale britannica per la protezione degli uccelli e dalla Società ceca di ornitologia, ha denunciato una perdita netta di 600 milioni di uccelli in Europa, pari a un volatile su sei rispetto a quelli che nidificavano nella medesima area quattro decenni fa.

Attraverso l’analisi di dati raccolti su 378 delle 445 specie di uccelli originarie dell’Europa, gli studiosi hanno scoperto che tra il 1980 e il 2017 le nidificazioni sono diminuite per una percentuale compresa tra il 17 e il 19 per cento; in particolare questo fenomeno è stato evidente tra le specie che vivono in prossimità dei terreni agricoli.

Tra le specie che stanno scomparendo dai nostri cieli ci sono la ballerina gialla (97 milioni in meno), gli storni (75 milioni in meno) e le allodole (68 milioni in meno). La specie più colpita è tuttavia quella dei passeri: dal 1980 ad oggi sono scomparsi circa 247 milioni di esemplari. Proprio i passeri sono vittime del cambiamento delle pratiche agricole, sempre più caratterizzato da un uso eccessivo di prodotti chimici che, oltre a inquinare l’aria e il suolo, porta inevitabilmente a una minore presenza di insetti che nutrono la maggior parte degli uccelli. Oltretutto, l’intensificazione agricola porta a una preoccupante perdita dell’habitat di questi volatili.

Le cose non vanno meglio in città. Anche qui diversi esemplari di uccelli sono diminuiti per ragioni ancora poco chiare, tra cui potrebbero esserci la carenza di cibo, l’inquinamento atmosferico e malattie come l’aviaria.