Nel 2025 cresce la tendenza a scegliere nomi ispirati al crimine: l’influenza di serie TV e podcast

Nel 2025, molti genitori si lasciano influenzare dalla cultura pop per scegliere il nome dei figli, spesso ispirandosi a figure controverse. Tra serie TV e podcast true crime, emergono nomi legati a criminali e truffatori diventati celebri.
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Redazione Video Ohga 10 Luglio 2025

Nel 2025, sempre più futuri genitori sembrano attingere a fonti decisamente insolite – e a tratti inquietanti – per trovare il nome perfetto per i propri figli. Tra i nuovi nati appartenenti alla cosiddetta Generazione Beta, emergono infatti denominazioni che rimandano a truffatori, assassini e protagonisti di fatti di cronaca nera. Un chiaro riflesso dell’impatto della cultura pop, dei media e delle piattaforme di streaming sulle decisioni personali più profonde.

A lanciare l’allarme è stato BabyCentre UK, che ha pubblicato la classifica dei 100 nomi più scelti nel 2025. Tra gli immancabili classici del Regno Unito come Olivia, Noah, Lily e Thomas, spiccano però alcune scelte che negli ultimi 12 mesi hanno registrato un’impennata di popolarità, accomunate da un inquietante filo conduttore: il legame con figure del mondo del true crime. Ad esempio, Anna potrebbe involontariamente omaggiare Anna Delvey, la finta ereditiera protagonista dello scandalo raccontato in "Inventing Anna", mentre Teddy evoca Ted Bundy, il serial killer responsabile della morte di almeno 30 giovani donne negli anni ’70. Presenti anche Arthur (come Arthur Lee Allen, possibile identità dello Zodiac Killer), Bella (in memoria della truffatrice Belle Gibson) e Joseph, ispirato a Joe Exotic, raccontato nel documentario Netflix "Tiger King".

Streaming e pop culture: il motore dietro la nuova moda

La serie "Inventing Anna" (2022), con protagonista Julia Garner nel ruolo di Anna Sorokin, ripercorre la vera storia della truffatrice che si fece strada nell’élite newyorkese assumendo un’identità fittizia.

Secondo SJ Strum, esperta di onomastica e autrice specializzata per BabyCentre, la scelta di questi nomi non è necessariamente legata all’ammirazione per figure criminali. Piuttosto, spiega l’esperta, "molto spesso questi nomi vengono assorbiti in maniera inconscia tramite la cultura pop, alimentata da serie televisive, podcast e contenuti virali". È il risultato dell’enorme successo degli anti-eroi nella narrativa hollywoodiana: documentari e film che restituiscono una dimensione umana, a volte affascinante, anche a personaggi controversi e pericolosi.

Si pensi ad esempio a Zac Efron nei panni di Bundy nel film "Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile" (uscito in Italia con il titolo "Ted Bundy – Fascino criminale") o alla diffusione globale della storia di Anna Delvey tramite Netflix.

True crime come intrattenimento di massa

Il volto televisivo di Ted Bundy, giustiziato sulla sedia elettrica alla fine degli anni ’80, è oggi noto a molte persone nate dopo i suoi crimini.

L’ascesa dei podcast e dei documentari sul true crime ha trasformato drammi reali in contenuti di largo consumo. Gli esperti segnalano come questa esposizione continua contribuisca a “normalizzare” certi nomi, staccandoli dal contesto criminale originario. Così, Arthur non evoca più un sospetto omicida ma risulta elegante e vintage, mentre Teddy sembra semplicemente un vezzeggiativo tenero. "È una dimostrazione concreta di quanto la cultura possa influenzare il linguaggio e, a cascata, anche le decisioni in apparenza più personali come quella del nome da dare a un figlio", conclude Strum.

Un altro trend: nomi dal sapore aristocratico

L’influenza dei media sulle scelte dei genitori si manifesta anche in una seconda tendenza: il ritorno in auge di nomi associati a un’immagine di raffinatezza e nobiltà. Alimentata da serie come The White Lotus – che mette in scena le vite dei ricchi ospiti di resort esclusivi in location esotiche, come la Sicilia nella seconda stagione – questa moda ha riportato alla ribalta nomi come Elodie, Nathaniel, Zara e Sebastian, tutti evocativi di eleganza, classe e un certo stile internazionale.