Nel Veronese è nato un pulcino di avvoltoio reale indiano: è la prima volta che capita in un parco zoologico

Il pulcino si chiama Kahna ed ha ormai più di un mese di vita. Il lieto evento è infatti accaduto all’inizio di aprile presso il Parco Natura Viva di Bussolengo, l’unico parco zoologico al mondo dove questa specie di uccelli (considerata dall’Iucn a forte rischio di estinzione) si riproduce in cattività.
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Federico Turrisi 6 Maggio 2021

Benvenuto al mondo Kahna. Si chiama così il primo pulcino di avvoltoio reale indiano, detto anche avvoltoio calvo o avvoltoio testarossa (il nome scientifico della specie è Sarcogyps calvus), nato in cattività. L'uovo si è schiuso all'inizio di aprile nel Parco Natura Viva di Bussolengo, in provincia di Verona. Un luogo molto particolare visto che si tratta dell'unica struttura zoologica a livello mondiale ad allevare e studiare le coppie di avvoltoi reali indiani per cercare di favorirne la riproduzione, nella speranza poi di poter reintrodurre in natura sempre più esemplari. Ecco perché l'arrivo di Kahna rappresenta un evento straordinario.

"Per tutti i nostri avvoltoi reali indiani – ha spiegato all'Ansa Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva – è in corso un progetto di mappatura genetica che stiamo svolgendo in collaborazione con il team del professor Mauro Delogu dell'Università di Bologna e l'Ispra (l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr). L'obiettivo è verificare la diversità genetica e decidere quali, tra i 13 esemplari che ormai ospitiamo, siano gli individui da poter riportare in natura".

Una specie in via di estinzione

L'avvoltoio reale indiano è stato inserito nella Lista Rossa delle specie minacciate dell'Iucn (ossia l'Unione internazionale per la conservazione della natura) ed è classificato nella categoria CR, che sta per Critically Endangered, ovvero "in pericolo critico", il gradino immediatamente precedente all'estinzione in natura.

Il motivo è presto spiegato. La popolazione di avvoltoi ha subito un netto declino, crollando del 90% nell'ultimo decennio. Tra le principali minacce alla sua sopravvivenza non ci sono solo la perdita di habitat e la caccia di frodo. A causare un'autentica ecatombe sono stati il diclofenac e gli altri farmaci antinfiammatori, altamente tossici per gli avvoltoi, presenti nelle carcasse del bestiame allevato di cui andavano a nutrirsi proprio questi uccelli.

Un tempo la specie era abbondante in tutto il subcontinente indiano e nel Sud-est asiatico, ma attualmente il suo areale si è ridotto ad alcune zone dell'India, con dei nuclei sporadici in Paesi come Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam. Si stima che oggi a volare liberi nei cieli dell'Asia ci siano meno di novemila esemplari di avvoltoio calvo.