
Sono 45 milioni le confezioni di banane realizzate in plastica ospitate sugli scaffali dei supermercati Morrisons in un anno. Ti sembrerà curioso, ma si tratta del secondo prodotto fresco più venduto dai negozi della catena inglese, che impatta dunque in maniera significativa sul consumo di plastica causato dall’azienda. Per questo, con un occhio rivolto all'ambiente, Morrisons ha annunciato che cambierà il metodo di confezionamento di questi frutti, diventando presto il primo distributore del Regno Unito a eliminare la plastica monouso dal packaging delle banane.
Dopo un periodo di sperimentazione di 12 settimane, che ha evitato la trasformazione in rifiuti di 2 milioni di imballaggi in plastica monouso impiegati nel confezionamento delle banane, Morrisons ha deciso che le fascette in carta rinforzata certificata FSC erano la soluzione ideale. Le fascette sono sufficientemente resistenti per trasportare i caschi di banane, e sono oltretutto riciclabili. Entro sei mesi, tutti i vecchi imballaggi verranno rimossi per fare spazio alla carta, per un risparmio di plastica straordinario: circa 180 tonnellate in un anno.
Ma Morrisons non intende fermarsi qui: l'obiettivo, infatti, è di arrivare a ridurre del 50% la plastica impiegata per il packaging di tutti i prodotti a proprio marchio entro il 2025.
Già da tempo l’azienda ha intrapreso con convinzione la strada della sostenibilità, introducendo sacchetti di carta e spago per l’acquisto di ortaggi sfusi e permettendo ai clienti di portare da casa contenitori riutilizzabili da riempire nei propri punti vendita.
La speranza è che altri supermercati si pongano degli obiettivi altrettanto ambizioni per contrastare l’utilizzo di plastica monouso, uno dei principali fattori d’inquinamento dei nostri mari, optando per alternative sostenibili come quella della carta, individuata da Morrisons.