"Nel quarto trimestre del 2022, le emissioni di gas serra dell'economia dell'UE hanno totalizzato 939 milioni di tonnellate di equivalenti di CO2, una diminuzione del 4% rispetto allo stesso trimestre del 2021 (978 milioni di tonnellate di equivalenti di CO2)": inizia così il report quadrimestrale di Eurostat riguardante le emissioni di gas serra. Questo, nello specifico, riguarda gli ultimi quattro mesi del 2022.
Non è solo quel 4% a fare sperare: l'Italia è risultata in questo periodo il quarto Paese migliore nell'ambito della riduzione di emissioni, con un bel taglio rispetto all'anno precedente.
Secondo Eurostat, nel quarto trimestre dello scorso anno c'è stata dunque una diminuzione del 4% rispetto allo stesso periodo preso in considerazione l'anno precedente. Allo stesso tempo, Eurostat ha rilevato un recupero economico diffuso, con il PIL dell'Unione Europea che è aumentato dell'1,5%.
"È anche positivo", fanno sapere, "che, rispetto al quarto trimestre pre-pandemico del 2019, le emissioni di gas serra dell'economia dell'UE siano diminuite del 6% (da 994 a 939 milioni di tonnellate di equivalenti di CO2)".
Per quanto riguarda i settori responsabili delle emissioni, Eurostat li individua in:
I dati mostrano anche come rispetto al quarto trimestre del 2021 le emissioni siano diminuite in sei dei nove settori economici presi in considerazione. Ad averle aumentate sono il trasporto e la logistica (+7%), i servizi (+1,7%) e l'estrazione di minerali e di pietra da cave (+1%).
Pur non essendo il Paese più virtuoso per quanto riguarda la diminuzione di gas serra, l'Italia si trova tra i migliori in Europa (nel quarto trimestre del 2022). Davanti a lei, infatti, ci sono solo Slovenia (-15,9%), Paesi Bassi (-9,9%) e Slovacchia (-6,9%).
La riduzione di emissioni, nel caso italiano, è stata del 6,6%.
In Europa si registra purtroppo anche una controtendenza: alcuni Paesi membri, infatti, hanno registrato nell'autunno del 2022 un aumento delle proprie emissioni di gas serra.
Si tratta dell'Irlanda (che ha un record negativo di +12,3%), della Lettonia (+6,8%), di Malta (+6,4%), della Danimarca (+1,9%) e della Svezia (+1,8%).
A cosa serve questo report? Lo studio, che viene condotto a cadenza fissa, permette di monitorare la situazione in modo da tenerla sotto controllo e in maniera, soprattutto, da indirizzare i processi decisionali politici ed economici dei singoli paesi e della comunità europea.
Avendo messo in luce come l'aumento del PIL vada di pari passo con la diminuzione delle emissioni, per esempio, il report relativo all'autunno del 2022 mette in luce come si possa benissimo puntare allo sviluppo sostenibile mirando allo stesso tempo alla crescita economica continua.