
Lo sapevi? L'utilizzo dell'ammorbidente (ecologico!) è praticamente obbligatorio se usi un detersivo in polvere: quest'ultimo, infatti, ha un pH alcalino diverso da quello della pelle e l'ammorbidente permette di rendere i capi di nuovo compatibili e morbidi al tatto con la cute. Molti però non sanno che l’ammorbididente non è utile solo in lavatrice. Qui troverai gli utilizzi alternativi più validi e scoprirai il potere di questo balsamo per tessuti. Ecco quindi gli utilizzi alternativi dell'ammorbidente.
Come abbiamo detto precedentemente l’ammorbidente può essere un detergente davvero versatile in casa. Vediamo insieme come usarlo.
Come spiega il chimico Zago nelle sue ricette autarchiche, per pulire il lavello in acciaio (e quindi anche il piano cottura in inox) basterà mescolare in una bottiglia da un litro 6 cucchiai di acido citrico e due cucchiaini di ammorbidente, aggiungendo poi acqua distillata fino all'orlo. Mischia bene e spruzza, risciacqua e poi asciuga con un panno asciutto. Per comodità puoi aggiungere questa soluzione in un flacone da tenere sotto il lavello in casa di necessità.
L'ammorbidente rende i tessuti più morbidi anche grazie all'azione antistatica. Può quindi ammorbidire anche le fibre dei tappeti e delle moquette che si sono indurite. Diluiscine un cucchiaino in un litro di acqua, spruzza la soluzione sul tessuto e spazzola bene. Lascia quindi asciugare.
Essendo una soluzione dalla composizione antistatica, l’ammorbidente può essere utilizzato anche per detergere e pulire i vetri: basterà unire un misurino di ammorbidente a dell’acqua calda, mescolare il tutto, travasare il nuovo detersivo in un contenitore con erogatore spray e poi utilizzare all’occorrenza.