
Molti elettrodomestici continuano a consumare energia anche quando non sono in funzione, soprattutto durante la notte. Questo fenomeno, noto come “consumo fantasma”, può aumentare notevolmente la bolletta elettrica. Scopri quali dispositivi consumano di più durante le ore notturne e come ridurre gli sprechi.
Il consumo fantasma si verifica quando un elettrodomestico continua ad assorbire energia anche quando è spento o in modalità stand-by. Questo avviene perché molti apparecchi rimangono parzialmente attivi per poter riaccendersi rapidamente o per mantenere impostazioni e connessioni.
Anche se spenti, i TV moderni e i decoder continuano a consumare energia in modalità stand-by.
Consumo medio notturno: fino a 5 watt.
I computer lasciati in modalità sospensione continuano a consumare energia.
Anche i caricabatterie collegati senza il dispositivo attaccato consumano corrente.
Consumo medio notturno: 3-10 watt.
In stand-by, le console mantengono connessioni e aggiornamenti attivi.
Consumo medio notturno: fino a 10 watt.
Anche da spenti, consumano energia per mantenere attivi orologi digitali e display.
Consumo medio notturno: 2-4 watt.
Lasciare il caricabatterie collegato alla presa, anche senza dispositivo, provoca un piccolo ma continuo consumo.
Consumo medio notturno: circa 1 watt per caricatore.
Questi dispositivi lavorano 24 ore su 24, consumando energia anche quando non sono utilizzati.
Consumo medio notturno: 5-10 watt.
Riducendo il consumo fantasma, è possibile risparmiare fino al 10% sulla bolletta elettrica annuale.
Per una famiglia media, questo può tradursi in un risparmio di circa 80-100 euro all’anno.
Prestare attenzione agli elettrodomestici che consumano energia di notte è un modo semplice per ridurre gli sprechi e risparmiare sulla bolletta. Spegnere i dispositivi non necessari e utilizzare prese intelligenti può fare una grande differenza.