
In Sardegna, su particolari tratti di costa, è normale trovare quelli che le persone del luogo chiamano "gli occhi di Santa Lucia", soprattutto dopo le mareggiate.
Non si tratta – come suggerirebbe il nome – né di molluschi né di reperti strani, ma di piccoli sassi che in realtà derivano dalle conchiglie (e quindi dalle "casette" dei molluschi).
Gli occhi o occhietti di Santa Lucia sono le coperture calcaree che chiudono l'apertura delle conchiglie di alcuni gasteropodi marini, in particolare della specie Astraea rugosa (o Turbo rugosus).
Questi opercoli si presentano come piccoli dischi dalla superficie liscia e a spirale. Di solito, la faccia esterna è di un colore più scuro e può avere sfumature marroni, mentre la faccia interna, che è piatta, è di un colore bianco perlato.
Sono chiamati così in onore di Santa Lucia, la santa protettrice della vista. Secondo la leggenda, Santa Lucia, che visse a Siracusa nel IV secolo, fu martirizzata e accecata, diventando così la patrona della vista e degli occhi. In molte culture mediterranee, gli occhietti di Santa Lucia sono considerati amuleti portafortuna e si ritiene che possano proteggere dal malocchio e portare buona sorte. In particolare proprio in Sardegna, dove se ne trovano in grandi quantità, in particolare lungo la costa occidentale. E così in Corsica, dove sono chiamati esattamente Œil de Sainte Lucie.
In questa zona gli occhietti di Santa Lucia sono spesso utilizzati in gioielleria, montati su anelli, collane, bracciali e orecchini. La loro bellezza naturale e il loro significato simbolico li rendono particolarmente apprezzati sia come oggetti ornamentali sia come amuleti. Non si possono però raccogliere! Come per tutti i sassi e le conchiglie, e come la sabbia delle spiagge protette, non si possono portare con sé.
Se vuoi osservare da vicino gli occhi di Santa Lucia (senza però rubarli dalle spiagge!) puoi recarti a Is Aruttas in provincia di Oristano, famosa per i suoi granelli di quarzo bianco e rosa. Le mareggiate portano spesso sulla riva vari tipi di conchiglie. Sempre nella stessa zona potresti trovarli a Putzu Idu.
Anche Chia ne è ricca. Situata nella parte meridionale dell'isola, questa spiaggia è famosa per la sua sabbia bianca e il mare cristallino. Le sue acque ricche di vita marina rendono possibile la presenza degli occhietti di Santa Lucia.
Sulla costa orientale, Cala Gonone è un'area conosciuta per le sue grotte marine e le spiagge circondate da scogliere. È un luogo ideale per trovare varie conchiglie, tra cui queste.
Il momento migliore per trovare gli occhietti di Santa Lucia? Dopo una mareggiata, quando le onde portano a riva vari detriti marini.