Spesso capita di confondere parole e significati perché quando parliamo abbiamo la tendenza a semplificare i concetti e a velocizzare il modo in cui lo diciamo.
Quest’abitudine votata alla frugalità molte volte porta alla banalizzazione del linguaggio e all’uso di parole comuni e generiche per definire concetti specifici, convinti che siano sinonimi. E invece non è così.
"Mare" e "oceano", per esempio, li usiamo in maniera intercambiabile ma non sono la stessa cosa. Lo so, è facile pensare siano sinonimo perché in fondo entrambi fanno riferimento a distese d’acqua salata più meno grandi, popolate da pesci e altri esseri marini e navigabili con barche e altre tipologie di imbarcazioni.
La differenza tra i due invece è grande. A dividerli ci sono caratteristiche fisiche – come dimensioni, profondità e temperature – ma anche chimiche – legate per esempio al grado di salinità – e peculiarità biologiche connesse invece alla biodiversità che vive sotto la superficie delle acque di ciascuno.
Oceani e mari, insomma: ma qual è la differenza? Nello specifico come puoi riconoscere quando ti trovi di fronte a un mare o a un oceano, senza leggerlo sulla cartina o su internet? Ci sono degli indizi che devi tenere a mente.
La profondità di un mare è diversa da quella di un oceano. Questi ultimi, infatti, sono generalmente molto più profondi, con 3.688 metri di media. I mari sono solitamente meno profondi, con profondità che variano notevolmente ma raramente superano i 2.000 metri.
Gran parte del globo terrestre è ricoperto di acqua, che appartiene a un mare o a un oceano: le dimensioni, però, variano. Gli oceani infatti coprono aree molto più vaste rispetto ai mari, circa il 71% della superficie terrestre, e trattengono al proprio interno circa il 97% dell’acqua del pianeta.
L’oceano più piccolo è quello Artico, che si estende per 14.000.000 km². Tra gli oltre 50 mari che abbiamo, il più grande è quello dell'Arabia, con 3.860.000 km².
La temperatura dell’acqua di un mare differisce da quella di un oceano. Oltre ad essere tendenzialmente più uniforme, la temperatura degli oceani tendono ad essere leggermente più calde rispetto a quelle dei mari, a causa della maggior profondità e della lontananza dalle terre emerse.
Quando parliamo di salinità facciamo riferimento alla concentrazione di sali disciolti nelle acque di un mare o di un oceano. È vero che entrambi possiedono acque salate, a distinguerli però è il grado.
Quella degli oceani è relativamente costante mentre quella dei mari invece è soggetta a molte variazioni legate a diversi fattori come l'evaporazione dell'acqua – legata quindi all'aumento delle temperature – , le precipitazioni, l’apporto di acqua dolce proveniente dai fiumi e il riferimento di nuova acqua dovuto alla fusione dei ghiacci.
Gli oceani sono caratterizzati per una biodiversità incredibilmente ricca e variegata, fatta di specie che vanno dai minuscoli plancton fino ad animali enormi come squali e balene. I mari invece, pur essendo anch'essi ricchi di vita, tendono ad avere ecosistemi più limitati e meno diversificati.
Tieni presente che esistono diversi tipi di mari e la classificazioni più comune si basa sulla loro posizione e connessione con gli oceani. Quindi abbiamo:
Abbiamo 5 oceani al mondo: Pacifico, Artico, Antartico, Indiano e Atlantico.
L’oceano Pacifico è il più grande e profondo di tutti visto che copre un terzo della superficie terrestre estendendosi dall'Asia e dall'Australia fino alle Americhe. Qui si trova anche il punto più profondo della Terra, situato a 8184 metri di profondità nella Fossa delle Marianne.
L’oceano Atlantico, secondo sul podio per dimensioni, separa le Americhe dall'Europa e dall’Africa mentre l’Indiano, che chiude il podio, occupa gran parte dell’emisfero meridionale.
L’oceano Antartico invece circonda l'Antartide e si distingue per le sue acque fredde e ghiacciate.
Fonte | NOAA