Packaging sostenibile: cosa usare per abbandonare la plastica monouso

Quanti metri di cellophane usi ogni settimana per conservare e imballare i tuoi alimenti? Probabilmente molti, ma non te ne rendi conto. E l’inquinamento che ne deriva è tutt’altro che insignificante. Per questo, oggi sul mercato sono presenti diverse alternative sostenibili in grado di ridurre l’impatto che la pellicola ha sull’ambiente ogni giorno.
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Kevin Ben Alì Zinati 24 Giugno 2024

Te ne sarai accorto anche solo guardando il bidone della plastica in cucina. Il settore alimentare produce una quantità incredibile di rifiuti monouso, soprattutto per quanto riguarda la conservazione degli alimenti. Basta pensarci un attimo. Quanta pellicola di nylon utilizzi per conservare gli avanzi della cena oppure soltanto per portarti il pranzo da casa?

Certo, essendo leggera e trasparente quasi non te ne rendi conto, ma tutto quel film finisce poi nell’immondizia e prima o poi dovrà essere smaltito. Quello che verrà disperso, invece, andrà ad affollare corsi d’acqua e mari, trasformandosi se va bene in microplastica. Per questa ragione è molto importante dedicare un po’ di attenzione al nostro utilizzo di questo materiale, prediligendo se possibile delle alternative che, inutile girarci intorno, ci sono eccome: il packaging sostenibile è una di queste.

Si tratta di un tipo di imballaggio progettato per ridurre al minimo l'impatto ambientale perché realizzato con materiali riciclati e biodegradabili e comunque pensato per essere riutilizzabile o facile da smaltire.

Ci sono diverse soluzioni, a partire da quelle più intuitive, come l’utilizzo di contenitori rigidi lavabili, fino alle soluzioni più innovative come pellicole e involucri rivoluzionari e sostenibili, creati apposta per ridurre l’inquinamento che parte dalla nostra cucina. Vuoi scoprire quali sono le alternative sostenibili per conservare il tuo cibo? Continua a leggere.

Pellicola in cera d’api

Cominciamo con la soluzione più innovativa e forse al momento meno conosciuta. La pellicola in cera d’api, infatti, sta letteralmente spopolando tra gli amanti delle soluzioni green. Si tratta di una sorta di panno, realizzato appunto a partire dalla cera d’api biologica, in grado di conservare perfettamente qualunque tipo di alimento proprio come una pellicola di plastica. La differenza è che si tratta di un prodotto 100% naturale e soprattutto riutilizzabile e biodegradabile.

Se ne acquisti una confezione, ti troverai davanti diversi fogli di varie dimensioni e colori, in grado di avvolgere qualunque cosa tu abbia nel frigo o ti voglia portare al lavoro o anche solo di coprire una terrina o un barattolo al posto del coperchio. La loro composizione consente di avvolgere perfettamente qualunque forma, basta scegliere la grandezza corretta! Se vuoi conoscere alcuni marchi che lo producono, eccoli:

Beeopak

Nata in Piemonte dall’idea di due imprenditrici torinesi e prodotta completamente a mano, Beeopak è una pellicola in cera d’api a impatto ambientale zero, sia dal punto di vista della produzione che dell’utilizzo che dello smaltimento. Si tratta infatti di un panno prodotto interamente con materiali a km0, ottenuti direttamente da prodotti locali, dal cotone usato per la base del panno, alla cera d’api ottenuta rispettando il ciclo di vita degli insetti fino alla resina di pino e l’olio di nocciole che rendono il panno adattabile a qualunque alimento.

Apepak

Anche Apepak è un involucro in cera d’api creato per offrire una soluzione alternativa all’utilizzo del cellophane dentro e fuori dalla cucina. Funziona come una seconda pelle sugli alimenti, consentendo loro di respirare e allo stesso tempo essere protetti da agenti esterni. Apepak è un marchio piuttosto diffuso, tanto che sul sito viene segnalato che grazie al suo utilizzo sono stati risparmiati fino ad ora oltre 2 milioni di metri di pellicola di plastica usa e getta. Infatti, ad ogni utilizzo viene risparmiato circa un metro di pellicola. Niente male eh?

Contenitori riutilizzabili

Se invece preferisci rimanere sul classico, puoi sempre affidarti ai tradizionali contenitori riutilizzabili, le tipiche scatole da “schiscia” da utilizzare e poi lavare all’infinto. Anche in questo caso, se vuoi evitare la plastica puoi orientarti sulle alternative in latta o alluminio, sempre più diffuse e con un design accattivante. Altrimenti, ci sono i tupperware che puoi trovare in qualunque supermercato o ancora le ciotoline in vetro con il tappo in silicone, ugualmente efficaci ma un po’ più pesanti da portare in giro.

Pellicole in bioplastica

Ultima frontiera, ancora in via di diffusione, solo le pellicole, esattamente identiche a quelle in cellophane, realizzate con bioplastica al posto del materiale inquinante. Si tratta di un prodotto che ti consente di non cambiare minimamente le tue abitudini, ma ridurrà il tuo impatto ambientale perché semplicemente conferibile nel compost.

Mater-Bi

Quella in Mater-Bi è sicuramente la più diffusa. Si tratta di un materiale realizzato a partire dall’amido di mais 100% biodegradabile e compostabile. Sono diversi i marchi che hanno adottato questo materiale per realizzare linee sostenibili.

NaturaSì

Anche NaturaSì ha a disposizione una pellicola compostabile, perfetta per qualunque tipo di alimento. L’unica cosa, non può essere inserita in forno, nemmeno quello a microonde, proprio come la pellicola tradizionale.

(Articolo scritto da Sara Del Dot il 9 Settembre 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 24 giungo 2024)