
Notizie certe e più trasparenza. Le chiedono ancora una volta le associazioni animaliste, come la Lav e Oipa, sulla sorte degli animali rimasti feriti durante eventi come palii o giostre, che per definizione implicano rischi per la vita degli esemplari partecipanti.
Questa volta a destare preoccupazione è l'eccessivo silenzio – denunciano gli animalisti – che ha fatto seguito alla notizia di due cavalli rimasti feriti durante l'ultimo Palio di Siena, il 16 agosto. Facciamo un punto su quello che sappiamo a oggi.
Alla sera del 16 agosto il Comune di Siena ha diramato un comunicato stampa, in cui, con "poche e scarne parole" – ha ribadito la Lav, ha informato che due cavalli erano stati trasportati alla Clinica Veterinaria il Ceppo, "a seguito di infortuni riportati durante la corsa del Palio", per essere sottoposti ad "accertamenti diagnostici e gli interventi che si riterranno necessari". I cavalli rimasti feriti sono Abbasantesa e Antine Day, entrambi mezzosangue anglo-arabi nati nel 2016.
Dopo quella comunicazione, per diverse ore, il Comune non ha più rilasciato informazioni né sulle condizioni degli animali, né su quali sarebbero stati questi interventi "necessari".
Intorno alle 13.3o del giorno dopo, però, un nuovo comunicato del Comune ha riferito che gli interventi di riduzione delle fratture, effettuati su entrambi gli animali, erano "perfettamente riusciti".
"I cavalli – si legge ancora nel comunicato – hanno reagito in modo positivo alle cure e hanno già iniziato il periodo di degenza che, per il Comune di Siena, ha come consueto obiettivo il recupero dei soggetti, grazie anche alla disponibilità del Pensionario per i cavalli da Palio".
Abbiamo contattato la Lav per sapere se ci fossero aggiornamenti sulle condizioni di salute dei due cavalli infortunati, ma nessun altro comunicato è stato diffuso. Per il momento quindi non abbiamo altre informazioni.
"Dopo l'ultimo comunicato dell'ora di pranzo del 17 agosto – spiega Nadia Zurlo, responsabile LAV Area Equidi – non abbiamo saputo niente altro. Questo silenzio non ci rassicura, né prendiamo per oro colato le informazioni cosiddette "ufficiali", anche perché non sarebbe la prima volta che vengono taciute o dette mezze verità sullo stato di salute dei cavalli rimasti feriti durante i palii".
"Dietro il silenzio – ha aggiunto Zurlo – spesso si cela il tentativo di minimizzare o nascondere la gravità degli infortuni dei cavalli e magari la loro uccisione al di fuori della pista, lontano da occhi indiscreti e dallo sdegno immediato dell’opinione pubblica".
"Perché tutta questa preoccupazione?", potresti pensare leggendo le informazioni rilasciate dal Comune di Siena. Una prima risposta arriva dagli stessi animalisti della LAV: "Difficilmente – si legge sul loro comunicato – le fratture riportate in corsa dai cavalli sono di lieve entità. I cavalli infortunati nei palii, il più delle volte, presentano fratture di una tale gravità che non possono essere risolte, oppure che necessiterebbero di costosi interventi chirurgici e ortopedici, oltre a una impegnativa e dolorosa convalescenza, dall’esito finale incerto. Di conseguenza, un cavallo infortunato è quasi sempre destinato a essere soppresso".
Inoltre, pur considerando – ed è quello che speriamo – che questa volta Abbasantesa e Antine Day ce la facciano, resta sullo sfondo, ma nemmeno troppo in secondo piano, la domanda che ci siamo posti anche alla vigilia dell'evento stesso: "Ha senso mettere a rischio la vita degli animali per eventi o celebrazioni (di qualsiasi tipo)? Ne vale davvero la pena?".