
Un tempo, era foresta. Poi, è divenuto un luogo secco, arido a causa della distruttiva azione dell’uomo che ha danneggiato il terreno lasciandovi soltanto campi di caffè e riso in stato di totale abbandono. Nel 1991, però questo pezzo di terra situato nel distretto di Kodagu, in India, ha iniziato a rivedere la luce. E le foglie. E gli alberi. E l’acqua. Perché quell’anno, Pamela Gale e Anil Malhotra, marito e moglie, hanno acquistato 121 ettari di terreno e hanno iniziato, pazientemente, a ripopolarlo.
Negli ultimi 28 anni i due coniugi, che tempo fa hanno scelto di non avere figli, si sono occupati di ripiantare l’intera foresta, cercando di ricostituirvi un vero e proprio ecosistema. Piano piano, l’acqua ha ripreso a scorrere e gli animali hanno iniziato a tornare ad abitare quel luogo ormai risorto. Oggi si chiama SAI Sanctuary, ed è la prima riserva naturale privata dell’India. Un’India in cui la deforestazione indiscriminata ha portato a conseguenze terribili per la natura e per l’uomo. Conseguenze che, come ci insegnano Pamela e Anil, non sono mai irreversibili. Basta volerlo davvero.