
Sei molto fortunato: vivi in Italia, uno dei Paesi più belli del mondo. Al centro del Mediterraneo, circondato dal mare e pieno di montagne, con il vulcano più alto d’Europa e le vette più affascinanti della Terra. Se vuoi immergerti nella natura e vivere un’esperienza unica, la soluzione è a portata di mano: visitare un Parco nazionale. E hai l’imbarazzo della scelta perché in Italia ce ne sono ben 25, che coprono oltre un milione e mezzo di ettari equivalente al 5-6-% del territorio italiano. A questi si aggiungono gli oltre cento Parchi regionali e le aree marine protette. Un vero e proprio patrimonio naturale da difendere e di cui godere per ammirare la natura.
In realtà, il mondo dei Parchi naturali e delle aree protette è abbastanza complicato. Proverò a chiarirti un po’ le idee. I Parchi nazionali sono gestiti dal Ministero dell’Ambiente e ognuno di essi interessa un territorio molto vasto che spesso coinvolge più comuni e province, se non addirittura più regioni. Vista la sua estensione, un Parco nazionale comprende al suo interno molti ecosistemi variegati e spesso include anche la presenza dell’uomo. Tutto ciò fa sì che la sua gestione sia abbastanza complessa e richieda competenze altamente professionali e molta attenzione alle piccole realtà locali che fanno del loro territorio una vera ricchezza.
Oltre ai Parchi nazionali, esistono anche i Parchi marini, gestiti sempre a livello nazionale con lo scopo di proteggere spiagge, tratti di mare o a volte intere isole e arcipelaghi. A questi si aggiungono anche le Riserve naturali nazionali: aree naturali protette abitate da diverse specie di animali e vegetali, nate al fine di custodire in stato totalmente naturale e intatto queste zone in cui essi possano sopravvivere e riprodursi, mantenendo così la biodiversità tipica di quel territorio. Completano poi il panorama delle aree naturali protette, tutte quelle realtà a livello locale come Parchi ragionali e Riserve regionali.
Un parco nazionale è istituito presso il Ministero dell’Ambiente con lo scopo di preservare un ecosistema intatto, sia esso terrestre, marino, fluviale o lacustre. Uno dei requisiti fondamentali affinché un territorio venga promosso a Parco Naturale è che debba contenere elementi naturalistici, biologici e scientifici di interesse nazionale, che richiedano tutela a livello statale. Viene istituito con un Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero dell’Ambiente, dopo aver sentito la regione (o le regioni) di riferimento.
Il Parco nazionale d’Italia più antico ha quasi un secolo ed è il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, istituito nel 1921, è vasto quasi 50mila ettari. Il più giovane è il Parco nazionale dell’Isola di Pantelleria, nato nel 2016, che vanta anche un altro primato: con i suoi neanche 3mila ettari è il più piccolo d’Italia. Il più vasto è invece il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni di quasi 180mila ettari. Infine una curiosità: due Parchi hanno la maggior parte della loro superficie in mare. Si tratta del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena (5mila ettari su superficie terrestre e oltre 15mila in mare) e il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (quasi 17mila ettari su superficie terrestre e 56mila ettari in mare).
Ecco la lista completa dei 25 Parchi nazionali in Italia, in ordine alfabetico:
Fonti: Federparchi, Ministero dell’Ambiente