
"Là dove c'era l'erba ora c'è una città", cantava Adriano Celentano. Adesso la città di Parigi prova a invertire la tendenza e là dove ci sono asfalto e cemento ci saranno boschi e una rigogliosa vegetazione. È questa la promessa del sindaco socialista della capitale francese, Anne Hidalgo.
Obiettivo: ridurre le emissioni di CO2 e scongiurare gli effetti del cambiamento climatico. Il piano è quello di piantare entro il 2020 delle vere e proprie foreste urbane in quattro località strategiche di Parigi: all'Hotel de Ville (sede del Municipio), attorno al teatro dell'Opéra Garnier, vicino alla stazione della Gare de Lyon e su una parte del Lungosenna.
"Queste nuove piantagioni si aggiungeranno ai 40 ettari di parchi e giardini supplementari creati dal 2014", fa sapere il sindaco Hidalgo attraverso il suo profilo Twitter. La città dove è stato firmato il più importante accordo sul clima degli ultimi anni si adopera dunque per dare un'immagine di sé più green. I vantaggi ambientali e non solo degli spazi verdi urbani, del resto, sono molteplici: aumentano il benessere degli abitanti, diminuiscono l'inquinamento atmosferico, riducono i costi energetici per gli edifici circostanti e offrono un habitat alla fauna selvatica, contribuendo a preservare la biodiversità.
Polemico a riguardo del progetto il candidato sindaco del centro-destra, Pierre-Yves Bournazel (nel 2020 i parigini andranno a votare per eleggere il loro primo cittadino): "Le foreste urbane a Parigi? Non esistono. Sono solo annunci". Sta di fatto che incrementare il verde urbano dovrebbe mettere d'accordo tutti. Chi non vuole abitare in una città più vivibile e meno inquinata?