
Ci sono voluti due anni di dibattiti, ma nonostante la forte opposizione del mondo circense, Parigi è riuscita a mettere al bando gli spettacoli che prevedono l’impiego di animali selvatici nei circhi. Lo ha fatto lo scorso 15 novembre il Consiglio cittadino con una delibera che vieta il permesso di occupare il suolo pubblico per i circhi che utilizzano animali selvatici per gli spettacoli.
Una decisione che non solo segna un grande passo avanti per il rispetto e la tutela degli animali, ma che è stata sostenuta, come dimostrano i sondaggi, da ben due terzi dei francesi, schieratisi dalla parte delle vittime del mondo circense: gli animali.
A partire dal 2020 quindi tutti i circhi dovranno presentare solo spettacoli che non prevedano animali selvatici; saranno sostenuti da incentivi messi a disposizione dallo stato francese pari a 50mila euro per un periodo di 3 anni. Unica eccezione fatta per il Cirque d’Hiver Bouglione e il Cirque Arlette Gruss, in quanto circhi proprietari dell’area occupata o titolari di concessioni già in essere. Esclusione che lascia un po' l'amaro in bocca, nonostante la soddisfazione che porta con sè questa delibera.
Si prevede poi anche un sostegno finanziario per tutte quelle strutture francesi senza scopo di lucro che si prenderanno cura degli animali selvatici, casi non rari, come quello dell’orso Misha.
Misha è l’esempio di quello che di norma succede agli animali costretti ad esibirsi sotto l'allegro tendone multicolore di un circo. Viveva in una gabbia sporca con le sbarre ricoperte dalla ruggine. I suoi pasti consistevano in frutta marcia e acqua sporca. In seguito alla diffusione delle immagini che mostravano come viveva l'orso, per merito dell’associazione animalista OneVoice, Misha è stato soccorso dalle autorita veterinarie: lo hanno trovato in condizioni terribili, sofferente e denutrito, con ferite aperte e infettate alle zampe.
È stato a quel punto che il ministro dell'Ecologia, Élisabeth Borne, ha disposto il divieto immediato e definitivo di farlo esibire durante gli spettacoli e lo ha affidato alle cure del rifugio Tanière, a Chartres. Quando i veterinari hanno interrotto gli antibiotici somministrati all'orso, per vedere se Misha avesse le forze per riprendersi autonomamente, la sua salute è peggiorata all'improvviso. Anestetizzato per essere sottoposto a un intervento chirurgico, Misha non si è più svegliato.