Pellicce di coccodrillo, tartaruga marina e varano sequestrate ad Arezzo: sono specie protette e a rischio estinzione

Centinaia i capi sequestrati dal personale di Polizia. Le pellicce sono state realizzate con pelle di animali a rischio estinzione: non si tratta, purtroppo, dell’unico caso.
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Alessandro Artuso 10 Marzo 2020

Le pellicce continuano a purtroppo a far gola, soprattutto quelle di specie protette e quindi a rischio estinzione. All'interno di un negozio di Monte San Savino, in provincia di Arezzo, sono stati scoperti 3.600 capi di pelli animali pregiate come tartaruga marina, coccodrillo del Nilo, varano e altri esemplari. Il titolare, non fornendo i documenti richiesti per la vendita dei capi, è stato denunciato. La notizia è stata diffusa dall'Ansa.

La vicenda

Le verifiche della Polizia hanno scoperto il materiale sottoposto a regole rigide che ne vietano la produzione e anche la vendita. Violata la legge 150/92 che disciplina le norme sul commercio internazionale delle specie a rischio estinzione. Non si tratta comunque dell'unico episodio recente, visto che a Firenze sono state denunciate altre 4 persone: sequestrati 40 capi, risultati sempre illegali.

Cosa dice la legge

Secondo la legge chiunque esporta, importa, vende o detiene pelle derivata da animali selvatici o piante rischia 3 mesi di carcere e una multa per migliaia di euro. Qualora la persona denunciata dovesse ripetere il reato può essere punito con il carcere da 3 mesi fino a un anno, oltre a una multa e alla sospensione dell'attività commerciale da 4 a 12 mesi.