Pellicola trasparente e rischi per la salute: l’allarme degli esperti e le alternative sicure

Pellicola trasparente e rischi per la salute: un esperto microbiologo lancia l’allarme sui materiali a contatto con gli alimenti. Scopri le alternative sicure e sostenibili.
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Redazione 26 Novembre 2025

Un avvertimento autorevole arriva dalla Francia: l’uso della pellicola trasparente per alimenti può comportare rischi invisibili ma concreti per la salute. A lanciare l’allarme è Christophe Mercier-Thellier, microbiologo di fama, che invita ad abbandonare questo strumento comune nelle cucine per la presenza di sostanze chimiche potenzialmente pericolose.

Secondo l’esperto, alcuni componenti del film trasparente, come ftalati e PVC, potrebbero agire da interferenti endocrini, alterando il normale equilibrio ormonale dell’organismo.

Cosa contiene davvero la pellicola trasparente?

Il 20 novembre 2025 segna un punto di svolta nel dibattito sulla sicurezza dei materiali a contatto con gli alimenti. Molti film trasparenti comunemente in commercio sono realizzati in policloruro di vinile (PVC), un materiale plastico reso flessibile tramite l’aggiunta di additivi chimici.

Ftalati e altri plastificanti rendono la pellicola maneggevole, ma possono migrare verso gli alimenti con il tempo.

Anche piccole quantità possono avere effetti sul sistema endocrino.

L’uso quotidiano e diffuso del film alimentare aumenta il rischio di contaminazione chimica.

Attenzione ai cibi grassi: il rischio aumenta

Il pericolo cresce quando la pellicola entra in contatto con alimenti grassi come burro, salumi e formaggi. I grassi facilitano la dissoluzione e il trasferimento dei composti chimici nel cibo.

Effetti potenziali:

  • Accumulo nel corpo umano
  • Possibili alterazioni ormonali e riproduttive
  • Aumento del rischio in soggetti sensibili, come bambini e donne in gravidanza

Nonostante i limiti imposti dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), diversi studi indicano che l’utilizzo domestico resta una fonte rilevante di esposizione.

L’appello dell’esperto: “Basta con il film alimentare”

Durante una recente trasmissione televisiva in Francia, Mercier-Thellier ha dichiarato apertamente che la pellicola trasparente andrebbe eliminata del tutto. Un’affermazione che contrasta con la percezione comune di uno strumento “innocuo” se usato saltuariamente.

“È il momento di scegliere alternative prive di sostanze chimiche e più sicure per la salute.”

Il dibattito è aperto e sempre più consumatori iniziano a chiedersi quali siano le alternative realmente sicure.

Come conservare gli alimenti senza pellicola trasparenteI contenitori in vetro: la scelta consigliata

Tra le soluzioni più sicure e sostenibili spiccano i contenitori in vetro, preferiti da nutrizionisti e specialisti della sicurezza alimentare.

Vantaggi principali:

Nessuna migrazione chimica

Ideali per alimenti acidi e grassi

Resistenti, igienici e riutilizzabili

Ermetici con guarnizioni in silicone

Sebbene più costosi inizialmente, rappresentano un investimento a lungo termine.

Altre alternative ecologiche

Oltre al vetro, esistono soluzioni compostabili e più ecologiche, come:

  • Pellicole in amido di mais o cellulosa rigenerata
  • Carta da forno cerata per coprire piatti freddi
  • Contenitori in acciaio inox

⚠️ Attenzione: l’alluminio può essere usato solo a freddo. Riscaldarlo potrebbe rilasciare particelle metalliche.

Buone pratiche di conservazione alimentare

La sicurezza alimentare dipende anche da come e quando conserviamo gli alimenti, non solo dal contenitore usato.

Consigli utili dell’Istituto Superiore di Sanità:

  • Conservare tra 0°C e 4°C i piatti pronti da consumare entro 4 giorni
  • Raffreddare rapidamente i cibi dopo la cottura
  • Suddividere in porzioni ed etichettare con data di apertura
  • Evitare la ricongelazione dei cibi già scongelati
  • Verso un futuro senza ftalati nei materiali a contatto con il cibo

L’Unione Europea sta lavorando per vietare progressivamente i materiali plastici contenenti ftalati entro il 2030. Intanto, alcuni produttori italiani propongono soluzioni “PVC free”, ma rappresentano ancora una minoranza di mercato.

Cambiare abitudini può sembrare complicato, ma è essenziale per proteggere la salute e quella dei nostri familiari.

Il cibo non è l’unico a influenzare la nostra salute

L’allarme lanciato da uno dei principali microbiologi europei ci invita a riflettere: anche ciò che utilizziamo per conservare gli alimenti può incidere sul nostro benessere.

Scegliere materiali sicuri, adottare buone pratiche e informarsi è il primo passo per una cucina più consapevole e sana.