Per il coronavirus il circo rimane fermo a Salerno. Gli animalisti: “Verificate le condizioni degli animali”

L’associazione “Veg in Campania” chiede controlli per i circhi fermi in alcune città durante il periodo del Coronavirus. Animali chiusi in gabbia o nei vagoni in condizioni da monitorare con grande attenzione.
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Alessandro Artuso 17 Marzo 2020

Il rispetto per gli animali non deve passare in secondo piano, anche in un momento delicato come quello dell'emergenza Coronavirus. L'associazione Veg in Campania ha chiesto a gran voce di rispettare gli amici a quattro zampe che sono rinchiusi in tutti i circhi in Italia e si è detta fermamente contraria a "spettacoli" di questo genere. Veg chiede maggiori controlli, facendo l'esempio del circo Togni che è fermo da settimane a Salerno.

"L'emergenza causata dal Coronavirus non ci impone una tortura: sappiamo che ne usciremo. Durante questi giorni – si legge nella nota – i circhi hanno interrotto gli spettacoli, ma noi chiediamo alle istituzioni di non finanziarli. È da oltre trent'anni che, per effetto della legge 163 del 1985, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali stanzia ogni anno, attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo, milioni di euro solo per finanziare le attività circensi".

Il Coronavirus blocca tutto ma…

L'associazione Veg in Campania chiede che vi siano dei controlli per le attività circensi che al momento sono impossibilitate nel fare spettacoli e che quindi restano ferme in un luogo. "Auspichiamo pertanto un controllo da parte della Polizia Municipale e degli organi preposti, a cui abbiamo già fatto richiesta formale, affinché vengano verificate le condizioni degli animali". 

Gli animali vivono in condizioni già anomale visto che devono esibirsi durante gli spettacoli circensi. Specie che dovrebbero stare nella natura e assaporare la vita, quella vera. E invece sono costretti a vivere e viaggiare per tanti chilometri in vagoni e gabbie.