Per la prima volta alla prossima Cop si parlerà di sistemi alimentari sostenibili, ma cosa sono?

Hai mai sentito parlare di cambiamento del sistema alimentare? È una delle novità della prossima Conferenza delle Parti (Cop27) organizzata dalle Nazioni Unite, che si terrà a Sharm El Sheikh, in Egitto. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.
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Francesco Castagna 14 Ottobre 2022

Hai mai sentito dire che per proteggere gli ambienti è necessario partire dal cambiare in maniera radicale i nostri modelli di sistemi alimentari?

È quello di cui si discuterà nel corso della prossima Conference of Parties, la cosiddetta cop27 che si terrà a Sharm El Sheikh, in Egitto dal prossimo 6 al 18 Novembre 2022. Per la prima volta è stato pensato un padiglione, che si chiamerà Food4Climate e parlerà proprio di  come proteggere gli ambienti affrontando i cambiamenti fondamentali dei sistemi alimentari. L'area sarà curata e allestita da FOUR PAWS (ong per il benessere degli animali) e da altri 15 partner di tutto il mondo. Le organizzazioni avranno il compito di discutere sulle possibili soluzioni da prendere per rivoluzionare il settore alimentare a livello mondiale.

Come sai, uno dei settori che contribuiscono ad aumentare le emissioni di CO2 nel mondo è proprio quello alimentare, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature e ripreso dalla FAO "i sistemi alimentari di tutto il mondo sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni mondiali di gas a effetto serra di origine antropica". Tra i cibi che contribuiscono maggiormente all'inquinamento ci sono le carni rosse e il pesce da acquacoltura.

Le ricadute ecologiche sono significative, tanto che la FAO segnala come circa il 39% delle emissioni prodotte siano riconducibili ai processi di produzione degli alimenti. Quasi il 38% è legato allo sfruttamento del suolo per attività agricole e la pastorizia e il 29% dalla distribuzione dei prodotti. Il 35% delle emissioni di gas invece deriva dagli allevamenti di animali, per soddisfare la domanda legata al consumo di carne.

I Paesi più responsabili dell'inquinamento legato al settore alimentare sono, come puoi immaginare, quelli più sviluppati. La parte più avanzata del mondo: Cina, Indonesia, Stati Uniti d'America, Brasile, Unione europea e India.

"Sarà impossibile limitare gli aumenti di temperatura e raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi senza affrontare gli impatti dei nostri sistemi alimentari. Il Padiglione lo chiarirà ai delegati della COP27 in modo che si sentano attrezzati per tornare nei loro paesi per formulare politiche che incoraggino le diete ricche di piante”, ha affermato Raphael Podselver, portavoce della coalizione dietro il Food4Climate Pavilion.

La decisione è stata presa a seguito di un evento avvenuto lo scorso anno, nel 2021, quando il quotidiano britannico The Guardian aveva fatto presente quanto i sistemi alimentari sostenibili fossero e siano tuttora importanti, una pietra miliare per la riduzione delle emissioni, ma che la loro assenza fosse in realtà ben visibile nell'agenda di Glasgow. "La mucca nella stanza viene ignorata in questa Cop", questa fu una delle frasi più famose pronunciate dall'attivista ambientalista Carl Le Blanc di Climate Healers. "L'agricoltura animale è stata tolta dall'agenda e messa nel menu". Le Blanc voleva portare alla luce dei governi le maggiori problematiche legate al settore ambientale, che secondo lui rimanevano inascoltate.

Anche per Slow Food il giudizio fu negativo, secondo l'associazione infatti "Non ci può essere una vera transizione verso sistemi alimentari sostenibili senza una politica di finanziamento dei sistemi agroecologici che segua obiettivi vincolanti, cosa che nella dichiarazione finale della COP26 manca completamente".

Un altro argomento che deve essere affrontato è il problema legato all'impatto prodotto dagli imballaggi, deve essere ridotto il numero di imballaggi per alimento con il vino e la birra che sono responsabili di una porzione significativa dell'impatto prodotto dagli imballaggi.